È stato riconsegnato sabato 4 dicembre, nella Chiesa di S. Maria del Toro, il dipinto della Madonna delle Grazie, alla presenza dell’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia Mons. Francesco Alfano, del Commissariato di S. Maria La Bruna di Napoli, Padre Luciano Di Cerbo, del Sindaco di Vico Equense e di altre autorità. Il dipinto è stato ritrovato dopo 42 anni, in una casa d’asta a Firenze.

Il quadro raffigurante la Madonna delle Grazie tra i Santi Michele Arcangelo ed Antonio di Padova, si inserisce nella produzione manieristica napoletana e si può assegnare ad un artista della cerchia di Pietro Negroni (1505 -1567), pittore calabrese operante a Napoli.

Il recupero del dipinto, ad opera dei Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali di Napoli, è stato possibile poiché, dopo il furto, l’immagine fu inserita nella banca dati delle opere trafugate. Precedentemente al furto, avvenuto il 28 aprile del 1979, il quadro era esposto sulla parete laterale sinistra della chiesa di S. Maria del Toro ed era inserito in una splendida e fastosa cornice barocca.

Grazie alle indagini condotte dal Maresciallo Capo Pasquale Salamida e dall’Appuntato scelto Matteo Scozzi diretti dal Tenente Massimiliano Croce e ai documenti presentati dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, il quadro è stato riconosciuto e sequestrato.

“Non dovete ringraziarci, siamo sempre ben felici di restituire un’opera d’arte. Vorrei sottolineare l’importanza di catalogare i beni delle nostre comunità, faccio un appello a voi tutti: è necessario un piccolo impegno da parte vostra, solo attraverso una descrizione del bene e una rappresentazione degli stessi per noi sarà possibile un ritrovamento in caso di furto” – le parole del Tenente dei Carabinieri Massimiliano Croce.

“Siamo una società che sogna poco, in questo momento di gioia grande, proviamo insieme a sognare un mondo più attento ai suoi beni, alle sue opere. Ma come si realizzano i sogni? Con ostinazione, ricercando il bene, il bello, un futuro migliore. Si realizzano assumendosi la propria responsabilità, credendo che è possibile riparare, raddrizzare, cercando una via giusta” – ha concluso Mons. Francesco Alfano.

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