Auto rubate messe in vendita, denunciato a Sant’Anastasia 40enne titolare autorivendita

Sequestrate, nei comuni di Sant’Anastasia e Piazzolla di Nola, 6 veicoli, oltre a documentazione varia, nonché un’area di oltre 600mq. adibita a sosta ed esposizione. I reati contestati: ricettazione, riciclaggio, appropriazione indebita ed attività non autorizzata di smaltimento rifiuti

Incessanti e senza soluzione di continuità, i controlli amministrativi della Polizia di Stato volti al contrasto degli illeciti posti in essere dai titolari di attività commerciali come quelli eseguiti, quotidianamente, dalla Polizia Stradale nel campo della commercializzazione e noleggio di veicoli.


Gli investigatori del Compartimento della Polizia Stradale “Campania-Basilicata” di Napoli,  con un lavoro di squadra che ha coinvolto anche i Reparti investigativi della Sezione di Napoli, quali Napoli Nord e di Nola, hanno denunciato, in stato di libertà, un 40enne di Sant’Anastasia, responsabile dei reati di ricettazione, riciclaggio, appropriazione indebita ed attività non autorizzata di smaltimento rifiuti.

Sequestrate, nei comuni di Sant’Anastasia e Piazzolla di Nola, 6 autovetture, una Fiat Panda, una Renault Captur, una Smart e una Lancia Y e due scooter Vespa, oltre a documentazione varia, nonché un’area di oltre 600mq. adibita a sosta ed esposizione dei veicoli.

Nel corso delle minuziose indagini, ove sono stati messi a confronto targhe e numeri di telaio dei veicoli, incrociando i dati tra loro, è emerso che, tra tutti i veicoli sequestrati, 4 sono risultati rubati, 3 frutto di appropriazione indebita e per un solo veicolo, con numero di telaio illeggibile, non è stato possibile, nell’immediatezza, accertarne il legittimo proprietario. Nessuna delle targhe apposte ai veicoli è risultata combaciare con gli stessi, infatti, alcune sono risultate palesemente false, mentre altre appartenenti a veicoli simili per marca e modello.

L’intervento dei poliziotti ha così impedito che ignari acquirenti potessero restare vittime di acquisti “poco genuini”, con conseguente danno economico.

Non si esclude che, dalla disamina della documentazione sequestrata, possano emergere ulteriori spunti investigativi.

Sono, infatti, tutt’ora in corso ulteriori indagini tese ad accertare le pregresse vendite di autovetture e moto di dubbia provenienza e, soprattutto, a cristallizzare le modalità del traffico di veicoli rubati, al fine di identificarne i responsabili che ne gestiscono l’illecito mercato.

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