Recupero della gara col Neapolis, squadra che nello scorso turno aveva castigato il Barano con quattro reti, ma oggi ha avuto un brusco risveglio. In verità nei primi minuti l’effetto Giraud aveva un pochino galvanizzato gli atleti in maglia gialla, poi il Savoia ha preso il copione della gara in mano ed ha cominciato la sua sinfonia.
Rega da ottimo difensore ha segnato il primo goal, poi l’onnipresente Francesco Esposito, per gli amici “Il Ninja” s’è messo a dribblare la difesa partenopea ed ha gonfiato la rete con tranquillità.
Ormai quando prende la palla, il pubblico si aspetta sempre un qualcosa di bello e lui accontenta tutti. Non è il solo in questa squadra, è il terminale di punta che fa buon uso del grande lavoro che i compagni creano per concedere a lui, il tocco decisivo.
Le piroette del diciottenne De Rosa, le cavalcate di De Stefano, un centrocampo che pur facendo a meno del mito Scarpa, gira e propone le due fasi difensive e di attacco: tutto sotto l’attenta regia di un incontentabile Carannante, che ha pure avuto il tempo di arrabbiarsi per un goal non segnato nel finale sul tre a zero.
Eh sì perchè ora il Ninja non si accontenta più di una rete, ma minimo ne vuole far due e c’è riuscito, ma ha anche sbagliato la tripletta: e vabbè!
Insomma, la squadra gira che è un piacere vederla, infatti ora meccanismi ben oliati hanno consentito ai bianchi di ridurre a otto punti la distanza dai Puteolani e la corsa continua. Negli spogliatoi il presidente Pellerone, prima di prendere l’aereo per Milano, ha confessato che è in arrivo un forte attaccante di serie superiore, ma ha anche ribadito che ha intenzione di rimanere almeno 30 anni a Torre.
Stesso concetto confermato dal D.S. Carmine Palumbo che sta lavorando alacremente per far si che tutto vada come nelle previsioni.
Sì vabbè, m’aggia fatt ‘u cunt quanno facc cient anni se ne va? Tranquillo, viviamo alla giornata e godiamoci questa squadra che sta risvegliando un amore mai finito… anzi si ricomincia.
Ernesto Limito