Il presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l’ordinanza che chiuderà la regione per le festività natalizie.
De Luca aveva chiarito le sue intenzioni già nella giornata di ieri dopo che aveva anticipato quanto aveva in animo di fare già il 26 novembre scorso quando aveva dichiarato: “Per una grande festa o grande evento, per quest’anno io mi manterrei prudente”.
Ora le intenzioni diventano disposizioni ufficiali dell’Ente regionale, mettendo nero su bianco i divieti alle feste con l’ordinanza numero 27 che sarà pubblicata in giornata.
Niente feste di piazza a Capodanno, no alla vendita di alcol da asporto nei giorni clou e divieto di consumo in aree pubbliche di cibo e bevande, esclusa l’acqua.
Nell’ordinanza si apcifica che a decorrere dal 23 dicembre 2021 e fino al 1 gennaio 2022: “…per l’intero arco della giornata è fatto divieto di consumo di cibo e bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche, compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali. Resta consentito il consumo ai tavoli all’aperto, nel rispetto del distanziamento previsto”.
Inoltre nel documento si legge: “Nei luoghi pubblici all’aperto è fatto divieto di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni che possano dar luogo a fenomeni di assembramento o affollamento è confermato l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale, anche all’aperto, in ogni luogo non isolato (ad es., centri urbani, piazze, lungomari nelle ore e situazioni di affollamento, code, file, mercati, fiere, contesti di trasporto pubblico all’aperto)”.
Ed ancora, “… nei giorni 23, 24, 25, 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022: dalle ore 11:00 e fino alle ore 05:00 del giorno successivo, ai bar e agli altri esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua”.
De Luca raccomanda ai Comuni di adottare se necessario provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche dove non sia possibile assicurare il distanziamento, e di intensificare la vigilanza e i controlli nei luoghi della movida.