Il Napoli vince con una grande prestazione e con una grande mentalità: bastano due gol per battere il Venezia in una gara con qualche errorino di troppo, ma ben preparata da Luciano Spalletti, ancora artefice di vittorie pesanti.
Con questa vittoria torna l’entusiasmo in casa Napoli dopo le docce fredde delle settimane scorse, con gli azzurri che adesso tornano prepotentemente a sgomitare nella lotta scudetto, portandosi a pari punti con il Milan e a -1 dall’Inter.
Sarà cruciale la gara di sabato prossimo proprio contro i nerazzurri, partita che potrebbe raccontarci molto sul prosieguo e sul rush finale di questo fantastico campionato.
E’ stato un primo tempo dove il Napoli si è sempre proposto nella metà campo arancioneroverde, commettendo però troppi errori, specialmente da parte di Mario Rui e Politano, e dimostrando un po’ di timidezza e inconcludenza al momento di tirare in porta.
Venezia nella prima frazione di gioco piuttosto attendista, che cerca piuttosto un contropiede, ma ha la priorità di difendere il pareggio. Un esempio è il brivido sulla schiena di Ospina quando Okereke, aiutandosi con una sbracciata non punita su Juan Jesus, sveglia i riflessi del portiere colombiano, che salva tutto con una parata.
Ovviamente non può mancare il palo di rito: a colpirlo è Osimhen, che non è al top della forma e si vede ma comunque è generosissimo e pronto quando c’è da calciare.
Nel secondo tempo il copione è lo stesso, con il Napoli che si concentra nella metà campo veneta e si perde in errori elementari.
Tutto cambia quando sul cronometro di Mariani sono passati 59 minuti: Politano, fino a quel momento completamente assente, disegna una parabola che sembra sbagliata, ma si trasforma in assist per Osimhen, che da rapace d’area, da ariete si fa trovare sotto porta e di testa imbuca Lezzerini per il vantaggio dei partenopei.
Spalletti ordina ai suoi di abbassare l’intensità e il Venezia non ci pensa due volte nel portarsi all’arrembaggio per il gol. Qualche brividino e qualche attimo di sofferenza intimoriscono il Napoli, che tiene duro e sventa ogni pericolo grazie a due difensori statuari coadiuvati da un Lobotka imperiale.
A recupero inoltrato per via dell’espulsione di Ebuehi, il Napoli la chiude con una ripartenza iniziata dal solito Lobotka. Mertens trova la risposta di un Lezzerini pronto, che non può nulla sul tap-in di Petagna. Palla sporca ma in rete. E’ finita. E ora lo scontro diretto. Non si sa come finirà questo splendido campionato, ma una cosa è certa: il Napoli ci crede ancora.
Giuseppe Garofalo