Quella che vedremo domani è l’ennesima partita cruciale, che fa parte di una sola mezza giornata che però può dare una svolta in positivo o in negativo al Napoli. Il menù offre dei Saturday Match che riguardano tutti i partenopei: alle pendici del Vesuvio sbarca l’Udinese, poi l’Inter affronta la Fiorentina, infine il Milan fa visita al Cagliari.
Il Napoli potrebbe toccare il cielo con un dito o vedere gli spettri dell’addio allo scudetto, a seconda di quello che vedremo in soli 270 minuti. Ma una cosa Spalletti la deve avere chiara in mente: un passo falso combinato con le vittorie delle milanesi equivale ad una caduta certa. E quindi Spalletti deve sapere che lo scudetto può perderlo domani.
Tralasciando ora il Napoli, possiamo dire che una disfatta delle milanesi non è impossibile. L’Inter, che, da quando ha perso il derby, è crollato non miseramente ma poco ci manca, affronta la Fiorentina, che come ben sappiamo è una squadra che gioca ogni partita senza paura, facendo fuoco e fiamme ed esprimendo anche un ottimo calcio. Diciamo che per l’Inter sarà tutt’altro che una passeggiata battere la Viola.
Per quanto riguarda il Milan, lo scenario è senza dubbio più complesso. Da una parte possiamo pensare ad una vittoria certa dei rossoneri, il che garantirebbe un finale di campionato con il vento in poppa per il Diavolo, ma d’altra parte un colpaccio il Cagliari potrebbe anche metterlo a segno. Sono proprio queste le partite sulle quali si scivola e gli azzurri ne sanno qualcosa. Mettici anche che il Milan se l’è vista discretamente sporca contro l’Empoli…
Passando alla formazione, Spalletti pare intenzionato a mettere in campo un vero e proprio 4-3-3, comunque simile al 4-2-3-1 con cui la maggior parte delle volte il Napoli ha giocato. Scelta probabilmente dettata anche dal cambio tattico del match di Verona, con il quale gli azzurri hanno giocato un gran match.
In porta Ospina, come di consueto in difesa Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui. A centrocampo tanta qualità e quantità con i tre perni Anguissa, Fabiàn Ruiz e Lobotka, che faranno sì che il Napoli abbia un settore più che completo, grazie alla fisicità del camerunense, la visione dello spagnolo e la tecnica dello slovacco. Torna Insigne sull’out di sinistra dopo l’assenza al Bentegodi, a sinistra Politano. Ma fa scalpore la punta, Victor Osimhen, che dopo la doppietta messa a segno a Verona, ha ancora più fame di gol ed è pronto a prendersi la scena e trascinare il Napoli.
Cioffi, da poco alla guida dell’Udinese, opta per il 3-5-2 che, malgrado i cambi degli allenatori, resta sempre uno schema tipico ad Udine. Fra i pali c’è Silvestri, in difesa Becao, l’outsider Marì e Zeegelar sono i favoriti per una maglia da titolare. Sugli esterni Molina e Udogie, in cabina di regia invece probabile presenza per Pereira, Walace e Makengo. In attacco Deulofeu e Beto, con quest’ultimo che sta vivendo l’apice della sua stagione e necessita di attenzioni particolari.
Non si può dire “Cosa vuoi che siano 270 minuti?” o “Il campionato è ancora lungo”. Domani è una giornata piena per i tifosi partenopei. Napoli-Udinese, Inter-Fiorentina, Cagliari-Milan. Tre partite che potrebbero essere ricordate con il sorriso o come un certo Inter-Juventus e Fiorentina-Napoli. Il Napoli però ci prova. Che la seconda delle dieci finali abbia inizio.
Giuseppe Garofalo