Un Savoia nervoso, strappa il pari all’Ischia al 92’… ecco così potrebbe essere descritta la gara di ieri al Giraud dove si è presentata una squadra che per tutta la settimana aveva parlato di voler far risultato pieno a Torre Annunziata. C’erano quasi riusciti gli isolani, ma hanno cozzato contro un Savoia, nervoso, un po’ arruffone, ma pieno di buona volontà, tale da lottare sino al fischio finale dell’arbitro Collier di Gallarate.

Ecco si potrebbe parlare dell’arbitro che ha dato un rigore all’Ischia, forse un po’ generoso, mentre non ha visto due falli di mano in area ischitana, ma sarebbe ingeneroso verso i giallo-blue, che hanno mostrato una grande forma atletica che unita a qualche schema tattico, avrebbero meritato la vittoria.




Il calcio però, offre sempre spunti soggettivi, non essendo una scienza esatta, può darsi che la mia comprensione della gara sia poco condivisa da chi offre tante scusanti, ma l’importante era il secondo posto. Missione compiuta nel giorno in cui la Napoli United del Maradona ha ciccato in casa con l’Ercolanese, ammazza grandi e molto di più è valso il guizzo vincente di Antonio Napolitano che ha fatto sobbalzare la tribuna al 92′ bloccando in gola l’urlo di gioia dei bravi ischitani.

In effetti è stata una bella partita senza eccessi, giocata senza arrocchi con rapidi capovolgimenti di gioco, ma con un Savoia che ha sì mostrato la voglia di vincere dettata dallo splendido capitano Scarpa, che però da solo non può cantare e portare la croce.




Alcuni atleti in bianco hanno giocato troppo confusamente e spesso si sono intestarditi nel giocare la palla senza passarla se non quando la si perdeva.

Siamo alla fine, fra quattro gare termina questo campionato strano, dove s’è visto di tutto. Siamo partiti in ritardo senza una società, poi dopo quattro sonore sconfitte abbiamo preso la strada giusta. La società ha fatto il possibile e lo sta facendo ancora, sono arrivati ottimi calciatori e molti under di grande valore, è arrivato un allenatore con i fiocchi Roberto Carannante ed ora con la squadra messa su da Carmine Palumbo e Felicio Ferraro, siamo al secondo posto pronti per catapultarci nei play off.


Sì, ma tutt chell ca dici tu me piace, ma aier nun me so piaciuti. Sempre incontentabile, ma ora si va avanti, tra poco si finisce e si gioca un altro campionato e chissà se non potremo rivedere vecchie partite e toglierci qualche sfizio. Ora vorrei soltanto riferire ciò che ho sentito… la squadra va sostenuta quando le cose non vanno bene, se poi ci si mette a bofonchiare, beh allora stiamo perdendo tempo, quindi amici bianchi, per evitare di andare in bianco, diamo colore facendo quello che da oltre un secolo sappiamo fare: essere il dodicesimo uomo al Giraud e fuori…

Ernesto Limito



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