Scoppia la protesta dei residenti: “Qui i piromani incendiano di tutto: lavatrici, pneumatici, tubi d’acciaio. Chiediamo più controlli delle forze dell’ordine e l’immediato intervento del Comune“. E’ questo l’ultimo grido d’allarme lanciato da alcuni residenti alla periferia di Pompei.
“Spesso, la sera, intorno alle 21” denuncia un cittadino che abita in via Fossa di Valle – la strada dello stadio inaugurato il 24 gennaio 1987 ma quasi mai aperto e oggi divenuto emblema dello sperpero di soldi pubblici per un progetto sportivo fantasma – “alcuni contadini senza scrupoli incendiano i rifiuti prodotti durante la giornata. Cosa bruciano? Plastica, alluminio, copertoni e acciaio“.
I continui roghi di rifiuti potenzialmente tossici (l’ultimo è stato appiccato due sere fa, vedi foto) non sono l’unico problema col quale i residenti della periferia sono costretti a fare i conti.
Nello stadio “fantasma” alcuni contadini sversano pure sacchi di patate ormai andate a male. La politica, a partire dal 2013, ha promesso la bonifica e il recupero dell’impianto sportivo. Parole, finora, finite letteralmente al vento.