Il Napoli rasenta la perfezione a Bergamo: partita preparata e vinta alla grandissima, quella più difficile e resa anche più difficile. Il Napoli contro tutto e tutti batte l’Atalanta 1-3, anche senza Osimhen, Rrahmani e Di Lorenzo e vola verso lo scudetto a vele spiegate.
Nonostante tutte le preoccupazioni che c’erano prima del match, arriva una vittoria preziosa quanto bella, e non si può nascondere che domani si farà il tifo per il Bologna contro il Milan, per confermare il primo posto (ora il Napoli è in testa momentaneamente) a sole 7 partite dalla chiusura del campionato.
Qui Spalletti ha preparato il match in maniera magistrale: l’Atalanta spinge, gioca, si propone e il Napoli solido in difesa a scongiurare qualsiasi attacco bergamasco. Poi si punge di contropiede. Non è nel DNA Napoli, abituato sempre a giocare un calcio divertente e spumeggiante, ma oggi va più che bene conquistare i tre punti così. E ci siamo divertiti.
Un plauso va fatto obbligatoriamente ad Alessandro Zanoli, che ha rivestito perfettamente le vesti di Di Lorenzo, giocando una partita da 10 in pagella e unendosi a Mario Rui, Koulibaly, Lobotka, Insigne e altri, tutti autori di un match stupendo.
Il match rispetta simmetricamente la previsione e la preparazione di Spalletti, con l’Atalanta sin da subito forte in attacco che spinge i piedi sull’acceleratore e il Napoli pronto di contropiede. E proprio su una ripartenza nasce il vantaggio azzurro: la palla è per Mertens, servito da un filtrante al bacio di Zanoli, che viene steso e ottiene un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta il solito Insigne, che, pur prendendosi un brivido, riesce a trasformare dopo 14 minuti.
Si continua sempre allo stesso ritmo, il Napoli si affaccia sempre più volte nella metà campo nerazzurra, mentre continua ad alternare alle ripartenze una grande solidità difensiva.
Al 38’ arriva il raddoppio, firmato da Politano, che al volo, completamente smarcato, insacca su una pennellata di Insigne, che dopo aver portato in vantaggio il Napoli si rende anche artefice del gol che permette agli azzurri di giocare con più serenità e di andare negli spogliatoi con un pesantissimo +2.
Nella ripresa l’Atalanta è ovviamente chiamata a concludere di più, e infatti i bergamaschi non impiegano molto per accorciare le distanze, cosa che avviene per la precisione solo dopo 13 minuti. A segnare è Marten De Roon di testa, che concretizza su una classica azione atalantina e rimette sull’attenti un Napoli un po’ troppo concessivo e rilassato.
Non è che si soffre, più che altro si resiste, a denti stretti, con Ospina che si immola su un destro di Boga insidiosissimo. E poi il Napoli archivia la pratica a 10 minuti dalla fine, con una grande ripartenza, quella che serviva per chiudere definitivamente il match, conclusa da Elmas, che a tu per tu con Musso non sbaglia.
Napoli a un passo dal poker con un destro in scivolata di Lozano che finisce però largo alla sinistra di Musso, ma va benissimo così: il Napoli vince e anche senza il suo classico gioco riesce ad imporsi di prepotenza sull’Atalanta. Adesso per il tricolore ci aspettano sette partite una più bella dell’altra. E allora buon rush finale a tutti.
Giuseppe Garofalo