Sembra proprio che tutto sia alle spalle, che il Covid sia un qualcosa si superato brillantemente: mascherine, distanziamento e guardia alta contro il coronavirus, manco a parlarne.
E’ proprio vero, la voglia di tornare a vivere è tanta e l’estate incita a farlo sempre più, ma a quanto pare le cose non stanno proprio come tutti desiderano. E’ comunque vero che il maledetto virus non fa più paura e le sue mutazioni, pur essendo molto aggressive, non sono più tanto violente e mortali come negli ultimi due anni, ma questo Omicron 5 sta mettendo sotto stress più di una Regione sotto il profilo sanitario.
In Campania non si arresta la crescita dei casi di Covid. Secondo l’ultimo bollettino di ieri pomeriggio, i positivi sono stati 10.699 a fronte di 30.626 test, con un tasso del 34,93% rispetto al 32,9 di ieri.
I dati del primo luglio 2022: a Napoli 998.527 (+6.253), a Salerno 330.201 (+1.884), a Caserta 283.440 (+1.544), ad Avellino 114.232 (+595), a Benevento 71.704 (+283).
I ricoveri in terapia intensiva aumentano da 27 a 29, quelli nei reparti ordinari registrano un balzo da 453 a 481. Altre due le vittime, una nelle ultime 48 ore e una verificatasi in precedenza ma registrata solo ieri.
Purtroppo i numeri dei contagi giornalieri è probabilmente di molto inferiore ai reali positivi, molti dei quali, grazie ai tamponi casalinghi, nemmeno comunicano l’essere stati colpiti dal virus per non incorrere nelle restrizioni e le quarantene ancora in vigore.
In Italia i casi sono 86.334 con 72 morti. I dati ministeriali (riportati in base agli indicatori decisionali) fotografano un peggioramento della situazione, con un incremento costante nelle ultime due settimane, tale da raddoppiare l’incidenza dal 23 al 30 giugno.
In Campania il tasso di incidenza è quasi raddoppiato in una settimana, e quasi triplicato in 15 giorni. I casi ogni 100mila abitanti sono passati da 300,3 nel periodo 10-16 giugno a 495,0 nel periodo 17-23 giugno fino agli attuali 872,1 nel periodo 24-30 giugno.
Un’accelerazione in linea con quella nazionale, che nello stesso periodo ha visto l’incidenza salire da 310 a 504 per raggiungere gli attuali 763. È aumentato anche il tasso di occupazione dei letti in ospedale, superando la media nazionale. In Campania nell’Area medica è occupato il 10,3% dei posti letto disponibili, in Terapia intensiva il 2,6%.
Intanto il governatore della Campania Vincenzo De Luca torna a tirare bordate al Governo ed in particolare al ministro Speranza: “Il governo nazionale non ha provveduto a rifinanziare i medici, gli infermieri delle Usca. Noi come Campania abbiamo dovuto fare una proroga a carico della Regione fino al 31 dicembre per non mandare a casa i dipendenti. Sono cose vergognose: è come se noi il Ministero della Salute non lo avessimo. Sembrano in confusione totale“. E poi ha aggiunto: “Abbiamo la sensazione di navigare a vista e intanto il Governo e il ministero della Salute non hanno ancora deciso il riparto del Fondo sanitario nazionale per quest’anno: siamo a luglio e il riparto ancora non c’è. Roma semplicemente non esiste“.