Emozioni, gioie e meraviglie al Maradona, dove il Napoli più bello della stagione massacra la Juve 5-1! Risultato storico per gli azzurri, che difficilmente avevano messo a referto vittorie così significative contro gli storici rivali, che tornano a casa con un pugno di mosche.

E’ una vittoria spettacolare del Napoli, che regala spettacolo per 90 minuti all’affamato pubblico del Maradona, che accende i riflettori per la prima volta nel 2023. Prestazione a dir poco perfetta, che annichilisce senza pietà la Juventus.

Una vittoria che dà il la alla volata Scudetto del Napoli, che ora svetta a +10 dai bianconeri, in attesa di scoprire le sorti di Inter e Milan. Adesso bisogna solo pedalare tanto e velocemente, ma dopo stasera, sia per quanto riguarda la classifica che per quello che si è visto in campo, si può dire che il Napoli sta veramente azzannando il sogno.

Ma, al di là di tutto, si sa, vincere contro gli eterni rivali è sempre un risultato importante, un risultato che stasera mette a tacere Max Allegri, fautore del suo cosiddetto corto muso, che a quanto pare stasera non ha trovato un’ottima fine.

Napoli che parte subito fortissimo, mandando i bianconeri nel pallone sin dai primi minuti, non abituati a sostenere ritmi così alti da parte di un Napoli che sembra giocare con il joystick, di fronte ad una difesa abbastanza morbida della Juve.

Tant’è che al Napoli bastano solo 14 minuti per passare in vantaggio al termine di una grandissima azione: Kvaratskhelia prova a concluderla con una sforbiciata respinta da Szczesny, sul tap-in si fa trovare pronto Osimhen a ribadire in rete.

Gol testimone del dominio azzurro già dai primi giri di lancette e soprattutto testimone della forma straordinaria dell’attaccante nigeriano, che si conferma al momento miglior punta del campionato, con il suo undicesimo centro stagionale.

La partita è sicuramente più equilibrata nel primo tempo, malgrado i partenopei tengano in mano il pallino del gioco aspettando l’occasione giusta. Unico vero rischio un sinistro imparabile di Di Maria, pronto a sfruttare un erroraccio di Rrahmani, che si stampa fortunatamente sulla traversa.

Al minuto 39 una classica sventagliata di Politano verso Osimhen è lo spunto principale del raddoppio: il nigeriano tiene palla e scarica per l’accorrente Kvaratskhelia, che, solo davanti a Szczesny, infila all’angolino il gol del 2-0.

E’ grande entusiasmo al Maradona, entusiasmo che viene però frenato dallo squillo della Juventus, che trova un gol a tratti fortunoso con Di Maria. Gli azzurri rischiano grosso però al tramonto del primo tempo, quando Meret salva la pelle al Napoli mettendo i guantoni su una deviazione di Rrahmani diretta verso la porta.

E’ proprio il kosovaro nella ripresa a ristabilire il doppio vantaggio: minuto 55, calcio d’angolo di Kvaratskhelia che oltrepassa tutta l’area di rigore fino ad arrivare a Rrahmani, bravo a depositare alle spalle del portiere polacco il gol valevole il 3-1.

Da quel momento sarà completo black-out della Juventus, che non si riprenderà più dopo il contraccolpo subìto, assumendo un atteggiamento sempre più passivo nei confronti di un Napoli che domina sotto tutti gli aspetti, come una macchina perfetta.

Al 65’ arriva il poker del Napoli, altro gol di pregevole fattura: tutto parte da un recupero del feroce Mario Rui, che diventa un suggerimento per Kvaratskhelia; il georgiano accarezza il pallone e lo appoggia sulla testa di Osimhen, che trova la doppietta personale e il 4-1 che permette al Napoli di dilagare e ridurre le speranze di rimonta bianconera al lumicino.

Ma non è ancora finita: c’è tempo per scrivere la storia, perchè 7 minuti dopo il gol di Osimhen si iscrive alla festa anche Elmas, che ubriaca Kostic e cala il pokerissimo. Sono cinque per il Napoli, ormai la Juventus è definitivamente travolta dall’onda anomala azzurra.

C’è aria di festa sulle gradinate del Maradona, in festa per la straordinaria partita degli azzurri, con il sogno nel cuore che inizia a diventare sempre più grande e realizzabile, un sogno che la città di Napoli aspetta da 33 anni e che quest’anno vede ad un passo. Ma, in stile napoletano, sarebbe meglio non aggiungere altro a riguardo.

Si accendono le torce dei telefoni che illuminano il Maradona, i tifosi ondeggiano sulle note del classico “Sarò con te”, tutto diventa una cornice spettacolare, una copertina che andrà aggiunta al film del campionato azzurro, al di là di come finirà.

Capolavoro tecnico-tattico di Spalletti, che annienta i bianconeri con i suoi Kvaratskhelia, Osimhen e compagni.

Il Napoli è inarrestabile, la corsa Scudetto è lanciata, la città di Napoli sta sognando. E, d’altronde, come non emozionarsi di fronte ad una squadra, anzi, all’ottava meraviglia del mondo (per come è sembrata stasera).

Giuseppe Garofalo

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