Scagionato dall’accusa di detenzione di armi ad Agerola, torna libero Nicola Gentile. Il 42enne ras agerolese fu arrestato circa sette mesi fa, in seguito ad una operazione dei carabinieri che trovarono in un fondo agricolo di “Paipo” tre pistole, mitragliatrici e munizioni. Proprio nei pressi di quell’area, Gentile gestisce un piccolo allevamento di bovini e suini.
Scagionato dall’accusa di detenzione di armi ad Agerola, torna libero Nicola Gentile
Tuttavia Gentile, attraverso i suoi avvocati, si è sempre dichiarato innocente. E in effetti la sentenza dei magistrati del tribunale di Torre Annunziata gli ha dato ragione. A scagionare il pregiudicato agerolese sarebbe stata una recinzione inesistente, quindi l’accesso al fondo era possibile a tutti, anche a chi aveva premura di nascondere le armi ritrovate e sequestrate. Gentile è ritenuto dagli inquirenti un elemento di spicco del clan Afeltra – Di Martino, particolarmente attivo nei comuni dei Monti Lattari.
Anche armi da guerra nel fondo agricolo
Le indagini vanno dunque avanti. L’obiettivo è quello di capire effettivamente a chi appartenessero le armi sequestrate: si tratta di una pistola Desert Eagle calibro 44 magnum con caricatore e 47 cartucce. Ancora, una mitragliatrice Micro Uzi calibro 9 con matricola abrasa e silenziatore, 3 serbatoi e 15 proiettili. Anche armi da guerra, avvolte in una busta di cellophane e sotterrate insieme a 37 cartucce cal. 7.62 e 5 cal. 12. Sulle armi saranno effettuati accertamenti per verificare se siano state utilizzate durante eventi criminosi.