Scongiurata la chiusura di Casa Maria in via Rivozza. Dopo le proteste di dipendenti e familiari dei pazienti, e a seguito della lettera inviata ieri dal sindaco Francesco Somma al governatore Vincenzo De Luca, oggi pomeriggio l’Asl ha concesso la proroga di almeno un anno.

La lettera del sindaco Somma e le proteste dei familiari

La chiusura della struttura – aveva sottolineato sindaco Somma – comporterebbe un danno irreparabile sia per le persone accolte, che si vedrebbero private di un ambiente familiare e di un percorso di cura personalizzato, sia per le loro famiglie e per l’intera comunità di Pimonte”.

Da questa mattina sarebbe dovuto iniziare l’esodo dei pazienti, assistiti da oltre 10 anni nella struttura di Pimonte. I pazienti erano stati avvertiti appena ieri sera del loro trasferimento e l’agitazione l’ha fatta da padrone in queste ore, nonostante l’arrivo dei  parenti sono al loro fianco. “Mia madre viene curata qui da 10 anni con infinita dedizione da parte degli operatori sanitari che oggi sono tutti presenti al nostro fianco, insieme con i commercianti della zona, per cercare di scongiurare questo trasferimento” aveva dichiarato questa mattina la figlia di una delle ospiti della struttura.

A fine mattinata è giunta la notizia della proroga

La proroga consentirà alla struttura Casa Maria, convenzionata con l’ Asl Na 3 Sud, che ospita anziani e pazienti “psichiatrici”, di continuare nell’importante percorso portato avanti fino ad oggi.

Soltanto poche settimane fa la decisione di interrompere il contratto di affitto con i proprietari dello stabile “per ridurre i costi“. Adesso l’intervento delle istituzioni e dei familiari dei pazienti sembra aver dato gli esiti sperati.

Francesco Fusco

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