Il Tar della Campania accoglie, ma solo parzialmente, il ricorso con la quale la famiglia Polese ha chiesto “l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia” del provvedimento emesso dal Comune di Sant’Antonio Abate. Altra proroga per il “Castello delle Cerimonie” del programma TV in onda su Real Time, poi arriverà la chiusura.
Il Tribunale amministrativo regionale ha concesso altri 30 giorni ai gestori del “Grand Hotel La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate per la “salvaguardia della buona fede dei terzi estranei alla vicenda“, vale a dire lavoratori e clienti che avevano prenotato da tempo feste e cerimonie. Questa decisione – si legge nel provvedimento – è stata presa al fine di “ovviare, nell’immediato e comunque per il tempo strettamente necessario, al pregiudizio rappresentato dall’impossibilità di poter far altrimenti fronte agli impegni da tempo assunti in relazione ad attività ed eventi già programmati e di dare un adeguato preavviso ai lavoratori impiegati nelle attività“.
Dunque un altro mese di sospensione per il provvedimento con il quale gli uffici comunali di Sant’Antonio Abate, su atto d’indirizzo della Giunta guidata dal sindaco Ilaria Abagnale, aveva disposto il ritiro delle licenze per la ristorazione e l’albergo alle tre società (Sonrisa s.p.a., Ipol s.p.a., Pol.Fra. s.a.s. di Polese Mariarosaria & C.) che hanno gestito il cosiddetto Castello delle Cerimonie, il “Grand Hotel La Sonrisa”, in vista della sua completa acquisizione al patrimonio comunale, a titolo gratuito di immobili e terreni per 44mila metri quadrati, disposta da una sentenza della Corte di Cassazione per il reato di lottizzazione abusiva.
Il conto alla rovescia inizia oggi, giorno della pubblicazione del pronunciamento della settima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (presidente Maria Laura Maddalena, consigliere Gabriella Caprini e consigliere estensore Maria Grazia D’Alterio) che per il proseguo ha rinviato alla udienza pubblica del 5 giugno 2025.