Raid armato in serata a Napoli: pregiudicato 33enne ucciso a colpi di pistola

Antonio Esposito è stato colpito da un proiettile al fianco sinistro. Nonostante il tempestivo ricovero, l’uomo è deceduto pochi minuti dopo l’ingresso in Rianimazione. Parenti e amici accorsi all'ospedale Pellegrini, hanno reagito con grida di disperazione alla notizia del decesso, ma nessun danneggiamento o aggressioni

Un nuovo episodio di sangue scuote il cuore di Napoli. Questa sera Antonio Esposito, 33 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato ucciso a colpi di pistola in un agguato consumatosi tra i vicoli del centro storico cittadino.

La vittima, ferita mortalmente da un proiettile al fianco sinistro, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini da alcuni conoscenti. Nonostante il tempestivo ricovero, l’uomo è deceduto pochi minuti dopo l’ingresso in Rianimazione a causa delle gravi lesioni riportate.

Indagini sull’agguato in via Carbonara

Secondo le prime informazioni, l’agguato sarebbe avvenuto in via Carbonara, all’altezza del civico 103, presso un circolo ricreativo. Nell’immagine in apertura il luogo dell’agguato: sono visibili i due portoni grigi con una scritta spray bianca, alla sinistra di un piccolo market.

I carabinieri della compagnia Stella e della compagnia Centro sono immediatamente intervenuti sia presso l’ospedale Pellegrini sia sul luogo del delitto per effettuare i primi rilievi. A pochi metri dalla scena del crimine una camionetta del RIS, il reparto investigativo scientifico dell’Arma, incaricato di ricostruire l’esatta dinamica dell’agguato e raccogliere elementi utili all’indagine.

Non si esclude che l’agguato possa essere stato premeditato, anche se al momento il movente resta incerto. La vittima, nata a Napoli il 22 ottobre 1991, aveva precedenti penali per associazione per delinquere, ma non risultava coinvolto in affari legati alla camorra.

Momenti di tensione al Pellegrini

L’arrivo della vittima al nosocomio della Pignasecca ha creato momenti di panico e forte tensione. Parenti e amici hanno reagito con grida di disperazione alla notizia del decesso, ma non si sono registrati episodi di danneggiamento o aggressioni all’interno della struttura ospedaliera.

La dinamica del delitto

Antonio Esposito sarebbe stato raggiunto da un singolo proiettile, penetrato dal fianco sinistro e tale da perforargli la milza, rendendo vano ogni tentativo di salvataggio da parte dei medici.

Le indagini proseguono per identificare i responsabili dell’agguato e comprendere le motivazioni che hanno portato a questo tragico epilogo. I carabinieri stanno acquisendo immagini di videosorveglianza nella zona e raccogliendo testimonianze per ricostruire i minuti precedenti all’agguato.

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