Dopo il finanziamento europeo di 4 milioni di euro, ottenuto grazie al patto di coesione tra governo e Regione Campania, è tutto pronto per la fase progettuale delle due strutture che collegheranno l’ex area del tiro a volo con il castello di Pino.
“Erano i primi mesi della nostra amministrazione – afferma il sindaco Francesco Somma – e in un viaggio a Bruxelles per conoscere le Istituzioni europee ed il loro funzionamento, ci fu richiesto un pensiero su cosa l’Europa potesse fare per una cittadina come la nostra. Su quella lavagna luminosa scrivemmo il nostro desidero: Poter realizzare sul nostro territorio un’attrazione turistica speciale che rilanciasse l’immagine di Pimonte e la rendesse unica.
A distanza di due anni proprio con fondi europei questa grande opera pubblica si farà. È sarà addirittura più incredibile di quanto avevamo immaginato”.
I due ponti tibetani avranno l’obiettivo principale di arricchire in maniera sensibile l’offerta turistico del territorio. “Non uno ma ben due ponti tibetani – a parlare è ancora Somma – che consentiranno un percorso pedonale per giungere al Castrum di Pino, costantemente affacciati sul Vesuvio e sul Golfo di Napoli per tutta la passeggiata. Presto sarà realtà, una realtà affascinante e meravigliosa. Grazie agli splendidi ragazzi e ragazzi che amministrano il paese con me. E grazie a tutti coloro che hanno creduto nelle nostre idee e che continuano a farlo giorno dopo giorno. Perché i sogni, se ci credi davvero, spesso diventano realtà”.
Presto dunque ci saranno i primi passi concreti di quest’opera, con l’inizio dei lavori previsto per il 2025.
Francesco Fusco