Continua l’attività dei Carabinieri Forestali del Parco nazionale del Vesuvio volta a contrastare i crimini ambientali, in particolar modo gli sversamenti di rifiuti e gli smaltimenti illeciti da parte delle aziende.
Due importanti risultati raggiunti dal Nucleo Carabinieri “Parco” di Ottaviano hanno portato alla denuncia di due persone, entrambi titolari di opifici tessili in Ottaviano ed in San Giuseppe Vesuviano.
Lo smaltimento illecito di rifiuti è un crimine ambientale frequente nelle zone del vesuviano: gli opifici tessili, nel caso di specie, abbandonano e smaltiscono abusivamente, di frequente, all’interno dell’area protetta del Parco nazionale del Vesuvio, in aree periurbane ed agricole, trasformandole in vere e proprie “discariche della città”, gli scarti di lavorazione al solo fine di risparmiare i costi che dovrebbero affrontare per il regolare e lecito smaltimento dei rifiuti.
Individuato il responsabile di uno sversamento illecito di sacconi di plastica stracolmi di ritagli tessili all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio nel territorio del Comune di Somma Vesuviana. Grazie al rinvenimento di alcune etichette cucite sui ritagli gli investigatori sono risaliti alla azienda produttrice e distributrice di San Giuseppe Vesuviano, sottoponendo il cumulo a sequestro e denunciando il titolare.
Altro sversamento illegale è stato scoperto nel territorio di Ottaviano dove i Carabinieri Forestali hanno rinvenuto una fabbrica tessile totalmente abusiva che produceva cuscini usando come imbottitura rifiuti veri e propri, in particolar modo spugne di piumoni, che senza essere preventivamente igienizzati, venivano accatastati in bustoni di plastica all’interno di una tendostruttura, raggiungendo un quantitativo di circa 250 metri cubi; il tutto posto dai militari sotto sequestro.