Lo scorso 17 marzo, il titolare di una gioielleria situata a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, si è recato presso la caserma della locale stazione dei Carabinieri per denunciare un episodio inquietante. Il commerciante ha segnalato il danneggiamento di una telecamera di videosorveglianza installata all’ingresso della propria attività, situata in via Plinio. L’accaduto ha fatto subito temere che si trattasse di una preparazione a un furto o di un tentativo di estorsione.
Le indagini e la scoperta dei responsabili
A seguito della denuncia, i Carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini, analizzando ore di filmati registrati dalle telecamere di sicurezza. Le immagini hanno rivelato che due giovani, con il volto coperto e in sella a uno scooter, si erano avvicinati alla gioielleria, fermandosi proprio davanti all’ingresso. Dopo aver preso la mira, hanno esploso diversi colpi con una pistola ad aria compressa contro la telecamera di sicurezza.
Sul luogo sono stati rinvenuti 16 pallini sparati dai due ragazzi, che hanno danneggiato l’impianto di sorveglianza. Attraverso un’attenta analisi, i militari sono riusciti a risalire all’identità dei responsabili: si tratta di due 14enni, entrambi studenti incensurati del posto.
Una bravata finita con una denuncia
L’episodio, che inizialmente ha destato preoccupazione per un possibile atto criminale organizzato, si è rivelato essere probabilmente una bravata. Tuttavia, il gesto non è passato inosservato e ha avuto conseguenze per i due minorenni. I Carabinieri hanno effettuato delle perquisizioni nelle loro abitazioni e, in uno degli appartamenti, hanno sequestrato una pistola a molla con tappo rosso, due caricatori e 101 pallini.
I due 14enni sono stati denunciati per danneggiamento e ora dovranno rispondere delle loro azioni davanti all’autorità competente.