Una vicenda delicata e dolorosa è stata ricostruita ieri nell’aula Izzo del tribunale di Torre Annunziata, dove è in corso il processo a carico di un bidello 61enne, accusato di violenza sessuale su minori ai danni di due studentesse del liceo classico “Plinio Seniore” di Castellammare. L’uomo, che si professa innocente, è attualmente agli arresti domiciliari.
Durante l’udienza, è stata ascoltata una delle due giovani, oggi 15enne, che ha confermato le accuse già rese in sede di denuncia. La ragazza ha raccontato quanto accaduto in un corridoio della sede succursale dell’istituto, in via Virgilio: “La mia compagna era uscita per ripetere prima di un’interrogazione. Quando è rientrata in classe, era quasi in lacrime. Mi ha detto che il bidello l’aveva baciata in bocca. Poi è corsa in bagno per lavarsi la faccia“.
Secondo la testimonianza, l’uomo avrebbe rincorso le due adolescenti e, con leggerezza, avrebbe giustificato il gesto dicendo: “Così faccio con tutte”. Poco dopo avrebbe tentato di baciare anche la testimone, riuscendo a sfiorarle la guancia: “Mi ha preso il viso, ho cercato di voltarmi”.
Il racconto si è fatto ancora più grave con il ricordo di un episodio successivo, avvenuto all’ingresso della sede centrale della scuola: “Mi disse di non parlare con nessuno di ciò che era successo, altrimenti avrebbe fatto del male a me, ai professori, al mio cane“. La studentessa ha riferito di aver taciuto per paura.
In aula, il 61enne – presente in prima fila con una maglietta bianca, occhiali scuri e un atteggiamento disinvolto – ha reagito sorridendo e scuotendo la testa durante la deposizione, manifestando dissenso rispetto alle accuse. È difeso dall’avvocato Raffaella Faricell.
Il procedimento è frutto di un’indagine avviata nei mesi scorsi e supportata da chat, messaggi vocali, testimonianze di altri studenti e una relazione dei servizi sociali di Castellammare. Elementi che hanno portato il pm Ugo Spagna a chiedere il giudizio immediato.
Nel corso dell’udienza, gli avvocati delle parti civili – Enrico Alfano, Gianluca Di Lorenzo e Salvatore Esposito – hanno ottenuto la citazione del Ministero dell’Istruzione come responsabile civile. In caso di condanna dell’imputato, il Ministero potrebbe essere chiamato a rispondere in sede risarcitoria.
Il processo riprenderà a giugno, quando sarà ascoltata l’altra presunta vittima.