Bacoli, lavori edili in area protetta senza autorizzazioni: tre persone denunciate e cantiere sequestrato

I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Pozzuoli, nel corso di un’attività mirata alla prevenzione e repressione di illeciti ambientali, hanno sequestrato un cantiere edile abusivo in via Spiaggia Romana, nel comune di Bacoli, in un’area classificata come Sito di Interesse Comunitario (SIC) e gestita dal Parco Regionale dei Campi Flegrei.

L’area e i lavori abusivi

La zona, di alto pregio naturalistico, è caratterizzata dalla presenza di piccole dune fronte mare, elemento distintivo dell’ecosistema locale. Durante un sopralluogo, i Carabinieri Forestali hanno riscontrato la presenza di un cantiere attivo su circa 10.000 metri quadrati, con operai intenti a effettuare interventi di manutenzione su un manufatto.

Dall’analisi dello stato dei luoghi e della documentazione, è emerso che i lavori erano stati avviati in assenza della VINCA (Valutazione d’Incidenza Ambientale), obbligatoria per ogni intervento in aree SIC appartenenti alla rete “Natura 2000”.

False attestazioni e omissioni

Inoltre, secondo gli accertamenti, il committente dei lavori avrebbe falsamente dichiarato, nella Comunicazione di Inizio Lavori (CILA), che non erano necessari ulteriori atti di assenso. Nella documentazione non era inoltre indicato che l’area interessata rientrava all’interno di un sito protetto. Un’omissione grave che ha portato all’avvio di un procedimento penale.

Provvedimenti e denunce

Alla luce delle violazioni riscontrate, i militari hanno posto sotto sequestro l’intero cantiere e denunciato tre soggetti residenti a Bacoli:

  • il direttore dei lavori,

  • il committente, nonché proprietario del manufatto,

  • l’amministratore unico della ditta esecutrice.

I reati contestati riguardano violazioni al Testo Unico sull’Edilizia (DPR 380/2001) e al Codice Penale, articolo 483 (falso in atto pubblico).

Controlli in corso

L’operazione si inserisce nel più ampio contesto dei controlli del Gruppo Carabinieri Forestale di Napoli, volti a contrastare l’abusivismo edilizio e la distruzione di aree naturali protette, con l’obiettivo di tutelare il paesaggio e il patrimonio ambientale del territorio flegreo.

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