Il centrodestra stabiese torna compatto sulla scena politica e lo fa con una richiesta precisa e carica di significato: inviare la Commissione d’accesso al Comune di Castellammare di Stabia. È l’appello con cui Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e le civiche Progetto Stabia e Stabia Unica si rivolgono al sindaco Luigi Vicinanza, accusandolo di non voler affrontare fino in fondo le implicazioni della vicenda giudiziaria che ha colpito la città.

L’opposizione ritrova l’unità e alza il tiro: “Vicinanza ha un dovere politico e morale”

A riaccendere lo scontro politico è il contesto generato dall’inchiesta Domino III – già nota da settimane – che ha portato a undici arresti e messo in luce nuovi legami tra camorra e pubblica amministrazione. Ma oggi il punto, secondo l’opposizione, non è l’inchiesta, bensì l’assenza di risposte istituzionali forti da parte dell’amministrazione Vicinanza.

“Il sindaco Luigi Vicinanza ha il dovere politico e morale di chiedere l’invio della Commissione d’accesso”, si legge nella nota diffusa dai gruppi di centrodestra. “È l’unico modo per dimostrare che questa amministrazione non ha nulla da temere. Che la legalità non è uno slogan, ma una scelta quotidiana. E che Castellammare vuole voltare davvero pagina”.

La centrale di videosorveglianza: “Da fiore all’occhiello a punto critico”

Tra gli elementi su cui l’opposizione punta il dito c’è la centrale operativa di videosorveglianza. Inaugurata con toni celebrativi e alla presenza del Prefetto, è finita al centro dell’inchiesta giudiziaria per il presunto passaggio di informazioni riservate verso ambienti criminali.

“Un colpo durissimo all’immagine del Comune. Un affronto alla fiducia delle istituzioni. E un tradimento verso la città intera. È inammissibile. E proprio per questo non possiamo restare fermi”, si legge ancora nella nota.

Per le forze di opposizione, si tratta di un punto di non ritorno: senza una Commissione d’accesso, ogni dichiarazione sulla trasparenza rischia di apparire vuota.

La politica si ricompatta: un fronte comune contro Vicinanza

A colpire è soprattutto la scelta unitaria dei partiti e delle civiche. Dopo mesi di frammentazione e dopo le elezioni amministrative del 2024 che hanno segnato la vittoria del centrosinistra, le forze di opposizione si presentano ora con una voce sola. Non una semplice presa di posizione, ma un documento congiunto che segna il tentativo di riportare il centrodestra a un ruolo centrale nel dibattito pubblico cittadino.

“Non bastano le dichiarazioni. Ora servono scelte nette, gesti concreti e coraggio politico, scrivono. E aggiungono: “Il nostro appello non è un attacco, né una strumentalizzazione. È una richiesta di responsabilità istituzionale. Serve un controllo esterno, imparziale, autorevole”.

“Non basta dire ‘chi ha sbagliato pagherà'”

Un passaggio centrale del documento è il riferimento a uno degli indagati, indicato come parente stretto di un consigliere di maggioranza. L’opposizione non parla di colpe, ma di fatti che richiedono reazioni forti per fugare ogni dubbio.

“Non è una colpa, ma è un fatto. E non basta dire ‘chi ha sbagliato pagherà’: questo non basta più. Serve un gesto forte, per fugare ogni ombra, restituire piena credibilità all’istituzione e **dire chiaramente da che parte si sta”.

Un passaggio che mira a mettere in difficoltà la maggioranza, ponendola di fronte a una scelta politica chiara.

Un atto di trasparenza per chiudere un’epoca

Il centrodestra descrive la richiesta della Commissione non come un atto punitivo, ma come una garanzia per la città. Uno strumento che, se richiesto direttamente dal sindaco, rappresenterebbe un segnale di forza, non di debolezza.

“Sarebbe un atto di trasparenza, un segnale chiaro alla città, ai cittadini e alle istituzioni dello Stato, che Castellammare non ha nulla da nascondere e non teme la verità”.

Un messaggio che vuole parlare anche al di là del confronto politico, direttamente ai cittadini e alle autorità centrali, nella speranza di riportare fiducia in un Comune già colpito in passato da provvedimenti di scioglimento.

Il richiamo al passato: “Anche noi siamo stati giudicati per ciò che veniva da prima”

Nell’ultima parte della nota, l’opposizione ribadisce che anche il precedente scioglimento del Consiglio comunale avvenuto sotto la giunta di centrodestra riguardava fatti non originati da quell’amministrazione, ma da condizionamenti già in atto da tempo.

“Proprio perché lo scioglimento dell’amministrazione di centrodestra ha preso in esame anche fatti e condizionamenti che affondavano le radici in amministrazioni precedenti, oggi è ancora più urgente chiedere un controllo che metta fine a ogni ambiguità”.

Una conclusione che suona come un avvertimento al sindaco Vicinanza: ignorare i segnali non protegge l’istituzione, ma la espone.

Sarah Riera

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