La Grande Pompei si prepara a un evento speciale: in occasione delle Giornate europee dell’archeologia, il 13, 14 e 15 giugno 2025, alcuni dei suoi più preziosi reperti conservati nei depositi saranno eccezionalmente esposti al pubblico. Un fine settimana dedicato al patrimonio antico e alla ricerca, con itinerari guidati, visite ai cantieri di restauro e mostre temporanee distribuite tra Pompei, Oplontis, Boscoreale, Castellammare di Stabia e il Museo Archeologico di Stabia.
Oplontis: la Venere torna alla luce nel giardino colonnato
Venerdì 13 giugno, dalle ore 9 alle 14, i visitatori della Villa di Oplontis a Torre Annunziata potranno ammirare nel peristilio servile una raffinata statuetta in marmo bianco della dea Venere. Probabilmente originariamente destinata all’arredo di uno dei saloni di rappresentanza della villa, la scultura torna visibile al pubblico dopo decenni trascorsi nei depositi.
Ad arricchire l’evento ci saranno gli approfondimenti tematici a cura dell’Archeoclub di Torre Annunziata, che guideranno i presenti in un percorso tra arte, storia e mitologia.
Boscoreale: la cassaforte di Crassius Tertius tra ferro e mistero
Sempre nella mattinata di venerdì 13 giugno, dalle 9 alle 14, un altro prezioso oggetto tornerà visibile al pubblico all’Antiquarium di Boscoreale: si tratta della cassaforte di Lucius Crassius Tertius, scoperta nel 1974 durante lo scavo della cosiddetta Villa B di Oplontis.
Il manufatto, realizzato in legno e ferro e decorato con raffinati elementi ornamentali, rappresenta un raro esempio di tecnologia e artigianato romano, ed è considerato un documento materiale essenziale per comprendere la gestione delle ricchezze in epoca imperiale.
Castellammare di Stabia: il restauro come spettacolo vivo
A Villa San Marco, a Castellammare di Stabia, sarà possibile visitare il cantiere di restauro attualmente in corso, guidato dalla società Emiliano Africano Srl. L’appuntamento è fissato sempre per venerdì 13 giugno, dalle 10 alle 12.
Un’occasione preziosa per assistere al lavoro dietro le quinte che permette di conservare e valorizzare i tesori del passato. “Entrare in un cantiere archeologico è come leggere un libro mentre viene scritto”, affermano gli operatori coinvolti nel progetto.
Pompei: riapre la casa di Maio Castricio con reperti mai esposti
Il sito di Pompei parteciperà all’iniziativa aprendo al pubblico, nei giorni 13, 14 e 15 giugno, dalle 9 alle 17:30, la casa di Maio Castricio, nell’Insula Occidentalis, recentemente interessata da un importante intervento di messa in sicurezza.
Per la prima volta, saranno esposti in contesto una serie di arredi e reperti inediti di vita quotidiana, emersi nel corso degli scavi effettuati negli anni ’60 e ’70. Oggetti comuni, ma capaci di raccontare storie straordinarie: stoviglie, lucerne, elementi di decoro domestico che aprono uno squarcio sulla vita privata degli antichi pompeiani.
Museo archeologico di Stabia: dentro il cuore dei depositi
La rassegna si concluderà domenica 15 giugno, al Museo Archeologico di Stabia (Reggia di Quisisana), con una visita eccezionale ai depositi archeologici. Dalle 9 alle 14, sarà possibile esplorare il dietro le quinte del museo con il percorso “Dallo scavo alla conservazione: i depositi archeologici come luoghi di ricerca”.
Un’iniziativa pensata per mostrare il lavoro silenzioso e continuo che avviene lontano dagli occhi del pubblico, ma che è fondamentale per la conservazione e lo studio dei reperti. “I depositi non sono magazzini, ma laboratori del sapere”, sottolineano gli archeologi che accompagneranno i visitatori.