Diplomi facili a Sant’Antimo: chiuse le indagini, 51 persone indagate

Dopo le condanne inflitte martedì scorso ai vertici della piattaforma Iptv illegale “Italia Tv”, è partita la seconda fase dell’operazione della Guardia di Finanza: la notifica dei verbali di contestazione a oltre 6mila clienti che fruivano dei contenuti in streaming piratato provenienti da Dazn, Sky, Amazon Prime Video e altre piattaforme.

Secondo le stime investigative, gli utenti identificati sono stati raggiunti da sanzioni amministrative variabili tra i 51,33 euro e i 5.000 euro, a seconda dei casi e della recidiva. Alcuni dei destinatari dei verbali stanno già provvedendo al pagamento presso le prefetture competenti. Un segnale che mostra la determinazione delle autorità non solo a colpire i gestori, ma anche a responsabilizzare gli utenti finali.

L’indagine, condotta dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Napoli con il supporto del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma, ha consentito di sgominare un’organizzazione criminale che operava dal cuore della periferia nord di Napoli, e che era riuscita a conquistare il 40% dello share dell’intero mercato illegale nazionale.

“Italia Tv”, questo il nome della piattaforma pirata, proponeva palinsesti televisivi, serie e contenuti d’intrattenimento a una platea sterminata di clienti. Il sistema prevedeva una sottoscrizione di 10 euro al mese o 80 euro annui, e in appena quattro anni i “pirati del web” avevano incassato più di 850mila euro.

Il 16 giugno scorso, sul fronte penale, il gip di Napoli Leda Rossetti ha condannato due dei principali membri dell’organizzazione. Cristian Fidato, considerato il vertice del gruppo, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione e a una multa da 22mila euro; Anatoliy Perrotta, suo stretto collaboratore, ha ricevuto un anno e 4 mesi di reclusione con pena sospesa. Un terzo soggetto ha optato per il patteggiamento, con una condanna a un anno di reclusione.

Il blitz, coordinato dal pm Silvio Pavia e dal procuratore aggiunto Alessandro Milita, ha evidenziato ancora una volta la portata devastante della pirateria televisiva: oltre 2 miliardi di euro di danni all’anno al comparto sportivo e dell’intrattenimento, con circa 350 milioni sottratti nel solo 2024 al mondo dello sport.

Sarah Riera

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