Un colpo di pistola sparato in pieno centro, tra la gente, davanti a un bar affollato. È quanto accaduto nella serata di ieri a Scafati, nel cuore della città, in via Martiri d’Ungheria, nei pressi dell’incrocio con via Giovanni XXIII. Intorno alle 20:30, un giovane è stato ferito alle gambe da un colpo d’arma da fuoco. Si tratta di un 25enne del posto, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nonostante il panico tra i passanti, nessuno ha fornito indicazioni utili agli inquirenti. Chi ha sparato lo ha fatto a volto scoperto e tra la gente, poi si è dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
La ricostruzione: un colpo sparato da vicino, poi la fuga
Secondo una prima ricostruzione, il giovane si trovava davanti a un bar particolarmente frequentato nella zona, quando un uomo gli si è avvicinato e ha esploso un colpo di pistola a distanza ravvicinata, colpendolo a un ginocchio. Il ferito, benché sanguinante, è riuscito a salire a bordo del proprio scooter e ha raggiunto in autonomia il pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove è stato preso in cura dai medici. I sanitari hanno estratto il proiettile e hanno allertato i carabinieri, a cui il giovane ha fornito la sua versione dei fatti.
Bossolo ritrovato e indagini in corso: caccia al responsabile
Sul luogo dell’agguato, i militari della locale tenenza di Scafati, insieme ai colleghi del Reparto territoriale di Nocera Inferiore guidati dal tenente colonnello Gianfranco Albanese, hanno rinvenuto un bossolo compatibile con la ferita riportata dal 25enne. Le forze dell’ordine hanno ascoltato alcuni testimoni presenti al momento della sparatoria, ma nessuno avrebbe saputo o voluto riferire particolari utili all’identificazione dell’aggressore. Proprio questo clima di omertà rappresenta oggi uno degli ostacoli principali all’indagine.
Le parole del sindaco Aliberti: condanna alla camorra e all’omertà
Poco dopo l’accaduto è arrivato il commento del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, che ha scritto: “Spari a Scafati… gambizzato pregiudicato… i Carabinieri stanno lavorando… Noi siamo contro omertà e camorra”. Un messaggio diretto, che sottolinea la volontà dell’amministrazione comunale di contrastare le dinamiche criminali nel territorio e di sostenere il lavoro delle forze dell’ordine.
Ipotesi investigativa: un avvertimento legato allo spaccio
Alla luce dei precedenti penali del giovane ferito, gli investigatori non escludono che si sia trattato di un colpo intimidatorio, forse legato a un regolamento di conti nel contesto dello spaccio locale. L’ipotesi principale è che l’agguato sia stato preordinato per lanciare un avvertimento, e non con l’intenzione di uccidere. A supporto di questa tesi, il fatto che sia stato sparato un solo colpo e che il ferito non sia in pericolo di vita.
Una città che tace: il muro dell’omertà ostacola le indagini
Nonostante l’episodio sia avvenuto in un’area centrale e affollata, di fronte a un locale frequentato, nessuno dei presenti avrebbe fornito elementi utili ai carabinieri. Il giovane stesso ha raccontato quanto accaduto solo una volta giunto in ospedale, fornendo una versione sommaria dei fatti. Gli inquirenti stanno valutando la possibilità di riascoltarlo nelle prossime ore, per capire se sia in grado di riconoscere o indicare chi ha sparato. Intanto proseguono le indagini per ricostruire la dinamica completa dell’agguato e risalire al responsabile.