Angela Celentano, nuove indagini in Turchia: il gip riapre il caso sulla scomparsa del 1996

La vicenda di Angela Celentano, la bambina scomparsa il 10 agosto 1996 durante una gita con la famiglia sul Monte Faito, a Vico Equense, potrebbe conoscere un nuovo capitolo. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, Federica Colucci, ha disposto nuove indagini in Turchia, riaprendo così una pista già battuta e archiviata nel 2011, ma ora riesaminata alla luce di nuovi elementi.

L’indagine, avviata nel 2009, ha visto la Procura di Napoli sollecitare più volte le autorità turche, senza mai ottenere risposte concrete. A far riemergere l’interesse per questa pista è stata una testimonianza della blogger Vincenza Trentinella, che ha raccontato di aver appreso da un sacerdote, oggi deceduto, una confidenza ricevuta da una parrocchiana: Angela sarebbe ancora in vita e si troverebbe in Turchia. La blogger è comparsa in aula lo scorso 19 maggio, assistita dalla sorella, che è avvocato.

Nonostante le indagini tecniche e scientifiche più recenti abbiano escluso la corrispondenza dei tratti somatici tra Angela e una ragazza ritratta in una foto che aveva riacceso l’attenzione sul caso, il gip ha comunque ritenuto di approfondire ulteriormente. Questo, nonostante la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Giuseppe Cimmarotta, che aveva ritenuto esaurite le strade investigative in Turchia.

La famiglia Celentano, che da quasi trent’anni attende risposte, è stata informata della decisione. A rappresentarla gli avvocati Enrica Visconti e Luigi Ferrandino, da sempre al fianco dei genitori nella ricerca della verità.

Sarah Riera

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