Un fine settimana di fede, cultura e profonda devozione animerà San Giuseppe Vesuviano, dove la comunità si prepara ad accogliere le reliquie del Santo Patrono. Un evento di grande significato spirituale, fortemente atteso dai fedeli e dai padri giuseppini del Murialdo, che rinsalda un legame che dura da oltre due secoli.
Le reliquie, un frammento del bastone e del manto di San Giuseppe, custodite nella Basilica di San Lorenzo a Firenze, giungeranno in città grazie al priore monsignor Domenico Viola, che le consegnerà ufficialmente al Santuario. “Le reliquie che accoglieremo sono la presenza tangibile della nostra fede attraverso la intercessione di colui che svolse il compito insieme alla Madonna di genitore terreno di Gesù. Dobbiamo molta gratitudine a Papa Francesco che nel 2021 volle l’anno santo giuseppino. Da allora intorno alla nostra comunità si è creato un fermento che va anche oltre il perimetro parrocchiale”, dichiara padre Rosario Avino, parroco del santuario.
Determinante per l’organizzazione dell’evento il contributo di Pasquale Del Giudice, membro del comitato dei portatori, insieme ad Alfonso Di Somma e a tutta l’associazione. A sottolineare il valore simbolico di questo momento è anche padre Giuseppe d’Oria, giuseppino del Murialdo e vice provinciale della provincia italiana: “Tutti i confratelli giuseppini riconoscono in San Giuseppe il loro modello e patrono. Egli, nell’umiltà e nell’offerta totale di sé stesso, educò e custodì il Figlio di Dio vivendo, per Lui e con Lui, una vita ispirata a grande fiducia verso il Padre”.
Il programma degli eventi sarà articolato e coinvolgente. Si partirà venerdì 27 giugno, alle ore 21:30, con una passeggiata guidata nel centro storico a cura della Pro Loco di San Giuseppe Vesuviano e del divulgatore scientifico Gennaro Barbato. Il giorno successivo, sabato 28 giugno, alle ore 10:30, il Centro giovanile dei giuseppini del Murialdo (ex Seminario) ospiterà una tavola rotonda sulla figura di San Giuseppe, alla quale parteciperanno don Sergio Antonio Capone, padre Giuseppe d’Oria e mons. Domenico Viola. A moderare l’incontro sarà Rosa Carillo Ambrosio, collaboratrice de L’Osservatore Romano.
Nel pomeriggio di sabato, alle ore 17:00, si svolgerà la processione solenne delle reliquie da piazza Elena D’Aosta al Santuario, seguita dal Santo Rosario e dalla Santa Messa animata dal gruppo dei portatori di San Giuseppe e dal coro delle ancelle di Cristo Re.
La giornata di domenica 29 giugno sarà interamente dedicata alla devozione dei fedeli, che potranno venerare le reliquie dalle ore 07:00 alle 21:00. In contemporanea, nella casa canonica si terrà una mostra fotografica sul Santuario, a cura della Pro Loco di San Giuseppe APS. A chiudere l’intenso weekend, alle ore 21:00, una catechesi-concerto della fraternità Evangelii Gaudium e la benedizione con il bastone di San Giuseppe.
Questa due giorni aprirà ufficialmente il cammino verso il centenario della presenza dei padri giuseppini a San Giuseppe Vesuviano, che sarà celebrato il 15 dicembre 2028.
Il culto di San Giuseppe ha radici profonde nella città che porta il suo nome. Tutto ebbe inizio a fine Ottocento, quando una statua del Santo, destinata ad altra sede, fu costretta a fermarsi nella comunità locale a causa di un temporale. Gli accompagnatori chiesero ospitalità nella piccola chiesa del luogo, dove poi sorse l’attuale Santuario, costruito all’inizio del Novecento e affidato ai giuseppini nel 1928. Oggi il Santuario custodisce anche le reliquie del beato Carlo Acutis e le spoglie di don Gino Ceschelli, parroco martirizzato dai nazisti nel 1943.
Sarah Riera