All’alba di una giornata che doveva essere di festa per Cetara, la comunità costiera si è risvegliata nel dolore per l’ennesima tragedia stradale: Salvatore Caso, 75 anni, è morto travolto da un’auto mentre percorreva in bici la Statale 163 Amalfitana, al confine tra i territori di Maiori e Cetara. L’uomo, ex pescatore molto conosciuto nel borgo marinaro, era appena rientrato da Erchie dove ogni mattina si recava per una pedalata in solitaria. La notizia, diffusasi in poche ore, ha gettato lo sconforto su tutta la cittadinanza.
L’incidente all’alba: impatto mortale sul rettilineo della “Collata”
L’incidente si è verificato intorno alle 5 del mattino, in località Collata, nel tratto della Statale che guarda verso il porto di Cetara. Salvatore Caso, come era solito fare ogni giorno, era in sella alla sua bicicletta elettrica, senza indossare il casco protettivo. Il tragitto, che conosceva bene e percorreva con costanza, è stato bruscamente interrotto da una Citroën DS7 sopraggiunta alle sue spalle e guidata da una giovane 22enne del posto.
Secondo le prime ricostruzioni, l’auto avrebbe travolto l’uomo in pieno, scaraventandolo violentemente contro le inferriate del cancello di villa “Il Gabbiano”, situata a pochi metri dalla carreggiata sul lato mare. Il colpo alla testa si è rivelato fatale. Dopo l’impatto, il SUV ha proseguito la sua corsa per alcuni metri prima di fermarsi e tornare indietro: solo allora, la conducente si sarebbe resa conto della gravità dell’accaduto.
I soccorsi inutili e il decesso sul posto
I sanitari del 118, allertati da alcuni passanti, sono giunti tempestivamente sul luogo dell’impatto. Hanno trovato Salvatore Caso già riverso sull’asfalto, privo di sensi e con evidenti segni di trauma cranico. Nonostante i tentativi di rianimazione, non c’è stato nulla da fare: «Abbiamo potuto soltanto constatarne il decesso», hanno riferito i soccorritori. Il corpo dell’uomo è stato trasferito presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La conducente identificata: positiva all’alcol e figlia del sindaco
Alla guida dell’auto risultava una 22enne di Cetara, studentessa universitaria, rientrata da una serata in discoteca a Positano insieme a un’amica. Il veicolo, intestato al padre, è stato identificato come una Citroën DS7. Il padre della ragazza è Fortunato Della Monica, sindaco in carica di Cetara.
Subito dopo l’incidente, la giovane è stata accompagnata all’ospedale di Cava de’ Tirreni dove è stata sottoposta ai test tossicologici. Il risultato è stato positivo all’alcol, con un tasso superiore al minimo consentito di 0.5 gr/l. A seguito di ciò, è stato disposto il ritiro immediato della patente. L’auto presentava danni evidenti alla fiancata destra e tracce di sangue visibili, motivo per cui è stata sottoposta a sequestro dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Amalfi. La posizione della ragazza è al vaglio dell’autorità giudiziaria: è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale.
Le indagini dei carabinieri e il ruolo della Procura
Le indagini sono state coordinate dai Carabinieri della Stazione di Maiori, sotto il comando del capitano Alessandro Bonsignore. Le operazioni di rilievo hanno incluso l’analisi della posizione dei veicoli, eventuali segni di frenata, e la ricerca di testimoni oculari. La dinamica dell’incidente è ancora oggetto di approfondimenti tecnico-scientifici, ma gli inquirenti hanno già acquisito elementi utili a valutare la responsabilità penale della conducente.
La Procura della Repubblica dovrà ora decidere se disporre l’autopsia sul corpo della vittima e se richiedere ulteriori accertamenti tecnici sul veicolo e sulle condizioni psicofisiche della conducente al momento del fatto.
Il dolore del sindaco e l’annullamento delle celebrazioni per San Pietro
Il sindaco di Cetara, Roberto Della Monica, zio della ragazza coinvolta, è apparso profondamente segnato dalla tragedia, tanto da decidere di annullare tutti gli eventi istituzionali previsti per la festa di San Pietro, patrono del paese. In un messaggio pubblico ha espresso il proprio dolore:
“La terribile tragedia consumatasi all’alba di questa mattina alle porte di Cetara ha trasformato in dolore un giorno che doveva essere di festa. Sconforto, sgomento, angoscia e grande tristezza mi pervadono dalle prime ore di questa mattina, così come il tessuto cittadino del nostro operoso borgo marinaro. Per rispetto del caro Salvatore, persona umile e grande lavoratore impegnato da sempre nel settore della pesca, ho deciso di annullare tutti gli eventi istituzionali. Compresa la mia partecipazione alla processione dell’Apostolo San Pietro, al quale tutti noi affidiamo l’anima del nostro concittadino”.
Il sindaco ha aggiunto: “Avrei voluto cancellare ogni evento collaterale. Fuochi compresi, la cui organizzazione è però in capo al comitato feste… Starò lontano da Cetara per pregare per il caro Salvatore, convinto che l’affetto mio e di tutta la comunità cetarese accompagnerà chi resta in questo immenso vuoto”.
La comunità in lutto per un uomo amato e rispettato
Salvatore Caso era molto conosciuto a Cetara per la sua lunga carriera nel mondo della pesca artigianale. Aveva lavorato per anni sulla tonnara della famiglia Della Monica, insieme ai suoi fratelli, guadagnandosi il rispetto di tutti per il suo carattere mite e il grande spirito di sacrificio. Celibe, viveva con la famiglia della sorella. Tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente c’è stato il nipote Alfonso, che ha assistito con sgomento alla tragica scena.
Il borgo marinaro si è stretto attorno ai parenti della vittima, condividendo un dolore profondo che ha sospeso ogni festa, lasciando spazio al cordoglio collettivo per la perdita di un uomo considerato un simbolo di laboriosità e dedizione al mare.
La Statale 163 ancora teatro di sangue: strada panoramica ma pericolosa
L’ennesima tragedia avvenuta lungo la Statale 163 Amalfitana riaccende i riflettori sulla pericolosità di un’arteria fondamentale per la Costiera, ma sempre più spesso scenario di incidenti mortali. La carreggiata stretta, le curve cieche, la mancanza di piste ciclabili e marciapiedi, e la scarsa illuminazione in alcuni tratti rendono questo percorso tra i più insidiosi del Sud Italia.
Negli ultimi mesi, amministratori locali avevano già lanciato appelli pubblici per chiedere interventi urgenti di messa in sicurezza, specialmente nel tratto compreso tra Cetara e Maiori, dove il rischio per pedoni e ciclisti è elevatissimo. Il caso di Salvatore Caso si inserisce purtroppo in una lunga scia di sangue che impone nuove riflessioni sulla necessità di interventi infrastrutturali e controlli più severi.