Festeggiamenti sfarzosi per il Centenario dell’autonomia comunale, ma un’ombra di polemica si allunga sulle celebrazioni di Sant’Antonio Abate.
Al centro della controversia, la gestione degli inviti agli ex sindaci e un’omissione significativa nel ringraziamento post-evento da parte dell’attuale sindaco, Ilaria Abagnale. La vicenda solleva interrogativi sulla sensibilità istituzionale e sul rispetto della memoria storica di una comunità che ha voluto celebrare un secolo di vita.

Il sipario si è alzato il 25 giugno sulla piazza della Libertà per celebrare i cento anni di un cammino comunitario. L’amministrazione Abagnale, nel lodevole intento di onorare chi ha guidato il Comune, ha esteso l’invito a tutti gli ultimi sindaci viventi. Peccato che la modalità scelta per un evento di tale portata sia stata la posta ordinaria, recapitata con un tempismo a dir poco discutibile.
È il caso dell’ex sindaco Gioacchino Alfano, che, pur avendo servito la comunità abatese, ha ricevuto la missiva poco tempo prima rispetto all’evento. Una tempistica che, come espresso dallo stesso Alfano in una pec inviata al sindaco Abagnale, e trapelata proprio in queste ore, ha reso “impossibile” la partecipazione a causa di “impegni istituzionali pregressi, già programmati e improcrastinabili” legati alla sua attuale funzione a livello nazionale.
Un appello al buon senso istituzionale
La nota di Alfano non è stata una semplice disdetta. Con “sincero rammarico”, l’ex primo cittadino ha voluto “sottolineare” come, per una ricorrenza di così “grande rilevanza” e ampiamente promossa “già da qualche mese” sui canali social ufficiali, avrebbe “sinceramente auspicato… una comunicazione più tempestiva, anche informale“.
Un appello al buon senso istituzionale, un desiderio di poter dedicare “la giusta attenzione e il dovuto rispetto” a un’occasione tanto significativa per la “comunità alla quale sento di aver dato molto e dalla quale ancor di più ho ricevuto“. Alfano concludeva con gli auguri per la “piena riuscita dell’iniziativa“, nella speranza che la memoria e l’impegno di tutti i predecessori potessero essere valorizzati.

E qui la polemica si accende. Al termine dei festeggiamenti, con un lungo e sentito post sui canali social, la sindaca Ilaria Abagnale ha voluto ringraziare sentitamente tutti i partecipanti. Un tributo doveroso agli “amministratori di ieri e di oggi“, all’ex sindaco Antonino D’Auria per la sua presenza, e all’ex sindaco Antonio Varone, la cui assenza è stata giustificata con un “non è riuscito ad essere presente, ma che ha voluto affidarmi i suoi saluti alla comunità con affetto e lealtà istituzionale“.
Ma nell’elenco dei ringraziamenti, il nome di Gioacchino Alfano è misteriosamente assente. Un’omissione stridente, soprattutto considerando la sua pec che, pur motivando l’assenza, esprimeva chiare parole di stima e partecipazione ideale, oltre a un garbato appunto sull’organizzazione. La mancata menzione nel post finale, dopo una comunicazione così precisa e formale, suona come una deliberata cancellazione, un mancato riconoscimento che stona con il clima di celebrazione dell’unità e della storia.