I cani erano già considerati pericolosi
Un elemento chiave dell’accusa è la pericolosità nota dei due animali. Secondo la ricostruzione della Procura di Salerno, un mese prima della tragedia Pablo e Totò avevano aggredito e ferito mortalmente un altro cane. Questo precedente avrebbe dovuto spingere i proprietari a rafforzare le misure di custodia. Invece, secondo l’accusa, lasciarli incustoditi o affidati a persone inesperte fu una grave negligenza.
Le parti civili e la difesa
A costituirsi parte civile è stata la madre di Francesco Pio, rappresentata dall’avvocato Vittorio Schettino. I due imputati saranno invece difesi dagli avvocati Daniele Olivieri e Alfonso Criscuolo. La vicenda, fin dal primo momento, ha scosso profondamente la comunità locale e l’intera opinione pubblica.
Il lutto cittadino e la fiaccolata
Il giorno dei funerali di Francesco Pio fu proclamato lutto cittadino. In centinaia parteciparono a una fiaccolata in ricordo del piccolo, stringendosi attorno alla famiglia in un silenzio rotto solo dalle lacrime. Una tragedia che ha lasciato una ferita indelebile nel cuore della comunità e che ora si prepara a essere affrontata nelle aule di giustizia.