Una violenta esplosione ha squarciato la quiete di Largo Benigno, nel centro storico di Torre del Greco, provocando il crollo parziale di una palazzina e la morte di un uomo di 64 anni, Diego Olimpiade, residente nell’abitazione al civico 8. Il boato, avvertito distintamente poco dopo le 12:30, ha provocato il panico nel quartiere a ridosso del porto, mentre frammenti e detriti sono stati scagliati per decine di metri.
La tragedia, che inizialmente appariva come un incidente domestico dovuto a una fuga di gas, ha preso nelle ultime ore una piega diversa. La Procura di Torre Annunziata, infatti, ha aperto un fascicolo ipotizzando un gesto volontario da parte della vittima. L’ipotesi di suicidio viene ora considerata come la più probabile, anche se nessuna pista è esclusa.
Il ritrovamento della bombola: lo sfiatatoio era aperto
A far propendere per il gesto estremo è stato un elemento ritrovato tra le macerie dell’abitazione: una bombola del gas con lo sfiatatoio completamente aperto, circostanza che lascia pensare a una manomissione intenzionale del dispositivo.
Il sostituto procuratore Marianna Ricci, insieme al procuratore capo Nunzio Fragliasso, ha disposto il sequestro della bombola, dell’intero edificio, dell’area del crollo e della salma di Diego Olimpiade, su cui sarà effettuato l’esame autoptico. Gli accertamenti medico-legali dovranno chiarire se le ferite riportate dall’uomo siano compatibili esclusivamente con l’esplosione o se vi siano altri elementi rilevanti.
La dinamica dell’esplosione e i soccorsi
Secondo la prima ricostruzione, l’esplosione ha investito un piccolo fabbricato addossato a un palazzo più grande. L’onda d’urto ha provocato il crollo parziale dell’immobile su due livelli. I vigili del fuoco, giunti rapidamente sul posto con unità cinofile e mezzi specializzati, hanno estratto vivo ma gravemente ferito il 64enne, poi trasportato in ambulanza all’ospedale Maresca e successivamente all’Ospedale del Mare di Napoli, dove è morto nel tardo pomeriggio.
Nel corso delle operazioni di recupero è stata tratta in salvo anche una donna disabile, residente nell’edificio, che non ha riportato ferite. Un’altra donna, rimasta lievemente contusa, è stata accompagnata in ospedale per accertamenti.
L’ombra del suicidio e gli accertamenti in corso
Gli investigatori, coordinati dalla Procura oplontina, stanno vagliando ogni possibile scenario. Ma la presenza della bombola aperta e altri dettagli raccolti sulla scena spingono gli inquirenti a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi che Diego Olimpiade possa aver innescato volontariamente la deflagrazione.
L’intera zona è stata transennata per consentire i rilievi strutturali e le verifiche di stabilità sugli edifici limitrofi. Nel frattempo, i carabinieri di Torre del Greco hanno acquisito testimonianze e raccolto elementi utili per ricostruire le ultime ore di vita della vittima, nel tentativo di individuare eventuali motivazioni dietro un possibile gesto volontario.
L’indagine, ancora in fase preliminare, mira a chiarire se ci fossero segnali pregressi, messaggi o comportamenti che possano spiegare quanto accaduto. In attesa dell’autopsia e dell’esito delle perizie tecniche, il fascicolo resta aperto a tutte le ipotesi, ma con una precisa direzione investigativa già delineata.