Amalfi, sei pannelli artistici sul Lungomare raccontano la città attraverso il mare

Il mare come memoria, racconto e identità. Sei pannelli artistici realizzati da altrettanti maestri della ceramica vietrese impreziosiscono da oggi la passeggiata sul Lungomare dei Cavalieri di Amalfi, trasformando uno degli scorci più amati della città in un vero e proprio museo en plein air.

Il progetto, promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Milano, rientra nel percorso di valorizzazione culturale e urbana della Città, che da anni punta sull’arte pubblica come leva di racconto e bellezza. Il tema scelto per questa nuova installazione permanente è “Amalfi e il mare, storie e identità”.

A firmare i pannelli, sei artisti noti per la loro maestria e radicamento nel territorio: Enzo Caruso, Elisabetta D’Arienzo, Lucio Liguori, Sandro Mautone, Francesco Raimondi e Teresa Salsano. Ciascuno ha interpretato con uno stile personale i legami profondi tra Amalfi e il suo mare, evocando episodi storici, miti, leggende e scorci di vita marinara.

Il mare come protagonista: storia, fede e mito nella ceramica d’autore

Dalle torri costiere che difendevano la costa dagli assalti saraceni, alle galee cariche di spezie e tessuti preziosi, fino al leggendario miracolo di Sant’Andrea del 1544, che avrebbe salvato Amalfi dalle navi di Ariadeno Barbarossa: i pannelli narrano una città millenaria che ha sempre guardato al mare come risorsa, minaccia e mistero.

“Così Amalfi racconta la sua identità – spiega il sindaco Daniele Milano – attraverso la ceramica dipinta, con sei opere che ripercorrono le pagine più affascinanti della nostra storia, fino ai giorni nostri, con la regata delle Repubbliche Marinare. I pannelli sono stati collocati lungo il parapetto del Lungomare, da poco riqualificato, aggiungendo ulteriore valore a una delle passeggiate più belle della nostra costa.”

Un percorso d’arte tra storia e paesaggio

Tra le opere spiccano le galee storiche tratteggiate da Sandro Mautone, i volti medievali immaginati da Francesco Raimondi, le torri saracene reinterpretate da Lucio Liguori, i galeoni delle Repubbliche Marinare visti da Teresa Salsano, il mito delle sirene rivisitato da Elisabetta D’Arienzo e la potente scena del miracolo di Sant’Andrea, firmata da Enzo Caruso.

“Non è stato semplice mettere insieme sei artisti e farli lavorare su un’unica visione – commenta Enza Cobalto, consigliera delegata alla Cultura – ma il risultato è un racconto corale e coerente. La ceramica, in questo progetto, diventa arte visiva e simbolo identitario, posata su quella linea di confine tra città e mare che rappresenta lo spirito di Amalfi. Un tributo alla nostra storia, alla nostra arte e alla nostra vocazione marinara.”

Le opere sono state realizzate con il coordinamento tecnico e curatoriale di Rino Mangieri, e si inseriscono in un più ampio disegno di valorizzazione artistica e culturale che ha già portato alla collocazione di installazioni permanenti in altri luoghi significativi della città.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano