La conferenza dei capigruppo finisce con un veto, l’aula si svuota e il PD lancia accuse durissime. Davide Alfieri contrattacca: “No a teatrini elettorali”. E la maggioranza si divide. Questo è quanto successo a Torre Annunziata, a seguito di discussione sulla riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale di Boscotrecase. La questione, tra le più urgenti per l’intero comprensorio vesuviano, dopo l’infuocata conferenza dei capigruppo dell’8 luglio convocata per organizzare un consiglio comunale monotematico sull’argomento, si trasforma in un campo di tensioni politiche.
Passeggia: “Alfieri vuole zittire la politica e costruire un teatrino a uso stampa”
Al centro della polemica, la decisione di Alfieri – accolta da diversi capigruppo della maggioranza – di escludere i consiglieri regionali dal futuro consiglio comunale, previsto per settembre. Una scelta che il segretario del PD oplontino, Ciro Passeggia, ha definito “grave e inaccettabile”, accusando Alfieri di voler “zittire la politica” e di “costruire un teatrino a uso stampa”.
Alfieri, dal suo canto, difende l’intenzione: “La riapertura del Pronto Soccorso non può diventare terreno di scontro politico. Ho voluto evitare che, in un periodo pre-elettorale, si trasformasse in una passerella per fini propagandistici“. Alfieri ha poi chiarito che “non c’è stata nessuna volontà censoria”, ma solo l’intenzione di “garantire un dibattito serio, obiettivo e focalizzato, senza interferenze esterne”. E ha ribadito la volontà di coinvolgere i sindaci del territorio e la Direzione dell’ASL Na3 Sud, “per giungere preparati e con una piena contezza dello stato dell’arte”.
Il Presidente del Consiglio accusato di gestire il tema con accordi sottobanco
Alle parole del Presidente del Consiglio Comunale, però, il PD non ci sta. Piuttosto, tiene a ribadire: “Come Partito Democratico, abbiamo contribuito concretamente alla battaglia per la riapertura del presidio ospedaliero, con interlocuzioni regionali, interrogazioni, mozioni e mobilitazioni. E continueremo a farlo. Ma non accettiamo diktat, né inviti “sterilizzati” a chiudere la bocca a chi rappresenta la cittadinanza in ogni sede. Se il problema è la campagna elettorale, ricordiamo che la sanità non è terreno di propaganda, ma di impegno quotidiano. E chi vuole tenere fuori la politica, spesso è proprio chi vuole gestire il tema con accordi sottobanco, senza pubblico confronto”. Il tono è durissimo anche rispetto alla convocazione del consiglio stesso, definito “una farsa, senza voce politica, con i soliti tecnici scelti per non disturbare”.
Donnarumma: “Il PD impari dagli errori, piuttosto che lamentare il nostro lavoro per la collettività”
Nel frattempo, all’interno della maggioranza i toni non sono più concilianti. De Rosa, Di Maio, Sansone e Avitabile intervengono in qualità di capogruppo a sostegno del Presidente del Consiglio, spegnendo ogni travisamento delle sue volontà: “Il Presidente Alfieri non hai mai tolto il diritto di parola a nessuno e che i Capigruppo hanno messo alla Sua attenzione la volontà di svolgere un consiglio monotematico con chi può incidere con serietà e senza propaganda politica”.
Più duro, invece, l’intervento della capogruppo dei Progressisti e Democratici, Sofia Donnarumma: “Passeggia dimentica che il PD è al governo del territorio da decenni. Ci saremmo aspettati una maggiore consapevolezza degli errori passati, anziché sentirsi depredati ogni volta che l’amministrazione lavora per la collettività”.
In tutta sorpresa, anche il PD prende le distanze da Passeggia
Curioso il caso interno al Partito Democratico: i Consiglieri Comunali Gaetano Ruggiero e Nella Monaco prendono le distanze dal comunicato di Passeggia, sostenendo la scelta di non coinvolgere i regionali: “Condividiamo la scelta di non coinvolgere i consiglieri regionali in un Consiglio Comunale sul tema del pronto soccorso per evitare, anche con l’accendersi dei toni con l’imminente campagna elettorale regionale, che il tema possa trasformarsi in un campo di battaglia. La città ha bisogno di risposte, la città ha bisogno di un pronto soccorso e siamo sicuro che i referenti regionali del territorio stiano già facendo il loro lavoro. Il PD è forte quando è capace di unire, dentro e fuori dal partito”.

La deduzione non lascia spazio ad interpretazione. Lo scontro non è solo tra maggioranza e opposizione, ma anche tra visioni opposte all’interno dello stesso schieramento. Così, mentre i cittadini attendono risposte sulla riapertura del presidio, il dibattito istituzionale si polarizza sempre di più, mettendo in discussione non solo le modalità del confronto, ma anche l’unità politica necessaria per affrontare un tema che riguarda la salute pubblica di un intero territorio. Resta da capire se il consiglio comunale di settembre riuscirà davvero a essere, come auspicato da Alfieri, “un momento serio e costruttivo”. O se sarà l’ennesimo teatro delle divisioni che nulla di “sano” (in tutti i sensi) porterà alla popolazione.
Sofia Comentale










