Nel progetto definitivo le sale operatorie non sono pronte all’uso, sono previste “al grezzo”. La pista d’atterraggio dell’elisoccorso è stata eliminata. I dati dello studio trasportistico sono inadeguati. Ci sono cavità sotterranee nell’area mai esplorate. È stato richiesto uno studio idrologico-idraulico.
Conferenza di servizi: arrivano gli stop al progetto
Lunedì mattina nella sede dell’ASL NA3 Sud a Torre del Greco si è tenuta la conferenza di servizi in modalità sincrona per l’esame delle osservazioni pervenute da parte di cittadini e associazioni, dei nuovi elaborati prodotti dal Comune di Sant’Agnello e delle determinazioni pervenute dai vari Enti coinvolti nel progetto di realizzazione dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana.
Le gravi criticità emerse durante la discussione hanno di fatto bloccato il progetto e sono state richieste ulteriori indagini. Ma andiamo con ordine. Sarà un resoconto molto lungo, ma credo necessario perché il tema riguarda da vicino tutti ed è giusto che i cittadini siano informati in modo corretto e trasparente.
Una lunga serie di rilievi tecnici
Lo scorso 24 marzo la conferenza di servizi era stata indetta invece in modalità asincrona ed erano stati chiamati ad esprimersi diversi Enti, tra cui Ministeri, Soprintendenza, Regione, ARPA Campania, ENAC, Vigili del Fuoco, Gori, Telecom, E-Distribuzione e altri.
Ad aprile, il Comune di Sant’Agnello ha trasmesso a tutti gli enti coinvolti una dettagliata richiesta di chiarimenti riguardante vari aspetti del progetto, dal rispetto dei CAM al rischio idraulico, dai vincoli paesaggistici all’adeguatezza dell’intervento.
Il 16 giugno il Comune ha inviato il proprio parere finale, ribadendo che non sussistono le condizioni per superare gli elementi ostativi già evidenziati. Nessuna risposta è arrivata a quella richiesta.
I pareri negativi: ARPAC e Vigili del Fuoco bocciano
Il 17 giugno il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli ha espresso parere contrario al progetto antincendio in deroga, con archiviazione definitiva della pratica.
Il 18 giugno l’ARPAC ha espresso parere negativo, confermato l’8 luglio, sul Piano di caratterizzazione e l’Analisi di Rischio ambientale. Ha richiesto ulteriori sondaggi e una revisione dei documenti.
Due pareri pesanti, che – secondo il Comune – non sono superabili, e toccano aspetti fondamentali di salute pubblica e sicurezza.
Traffico congestionato e uno studio datato
Il nodo della viabilità resta centrale. Città Metropolitana ha ribadito che l’assenza di un vero studio trasportistico e l’esclusione dell’autorimessa non rispettano le indicazioni già fornite.
Lo studio presentato dalla Società TRT si basa su rilievi limitati (un solo giorno di agosto 2023, solo tre ore), e rimanda a documenti datati fino al 1999. È stato definito dal Comune uno pseudo studio trasportistico, basato su dati vecchi di oltre 20 anni.
Parcheggio eliminato, accessibilità peggiorata
Grave anche l’eliminazione dal progetto definitivo dell’autorimessa-parcheggio a servizio dell’ospedale. La sua mancanza impatta sulla gestione del traffico e sull’accesso alla struttura.
Eppure lo studio TRT presupponeva che il parcheggio fosse realizzato. Prevista anche la riduzione di 60 posti auto per fare spazio a corsie preferenziali per i mezzi di soccorso, con l’apertura di un varco nell’aiuola centrale di Corso Italia.
Rischio idraulico e cavità sotterranee inesplorate
Resta centrale il tema del rischio idraulico, mai chiarito del tutto. Il Comune aveva chiesto chiarimenti all’Autorità di Bacino (AdB) già nel 2024, senza ottenere risposte convincenti.
Solo il 4 febbraio 2025 l’AdB ha comunicato di non avere gli atti sulla declassificazione dell’area da zona a rischio molto elevato a zona sicura.
Il 12 luglio, a ridosso della conferenza, l’AdB ha effettuato un sopralluogo e ha riscontrato incongruenze tra i documenti geologici. Ha richiesto un’ispezione delle cavità sotterranee e uno studio idrologico-idraulico per verificare la stabilità del sottosuolo e la portata idraulica dell’area.
Conferenza aggiornata, progetto in stallo
Alla conferenza di lunedì, l’Autorità di Bacino ha finalmente espresso un parere – che nella precedente conferenza non era arrivato – e ha chiesto ulteriori accertamenti, tra cui le ispezioni sotterranee e gli studi idrologici. La conferenza di servizi è stata aggiornata a data da definirsi.
Nessuna spiegazione è arrivata sullo studio trasportistico, né sull’eliminazione dell’autorimessa.
Ospedale senza sale operatorie né elisoccorso
Durante la discussione è emerso che nel progetto definitivo non sono previste le finiture per le sale operatorie e il reparto di diagnostica per immagini, che verranno lasciati “al grezzo”.
Inoltre è stata eliminata la pista d’atterraggio per l’elisoccorso.
Non è stato chiarito come e con quali fondi verranno completate queste strutture. L’emodinamica – annunciata di recente – non potrà essere realizzata perché il bacino d’utenza è inferiore ai 300.000 abitanti. Nessuna notizia neppure sul distretto sanitario.
Le parole del sindaco Coppola
In conclusione, il sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola ha dichiarato: “Tante criticità già evidenziate da anni e a cui bisognava pensare prima. La responsabilità di questo tempo perso, dei soldi investiti e dei costi ulteriori, è da cercare in chi è andato avanti per anni ostinatamente, senza valutare soluzioni alternative, in un progetto pensato per il posto sbagliato.
L’Ospedale Unico – ha aggiunto – è una brutta storia. Ha tenuto in ostaggio i cittadini della Penisola per troppi anni. La nostra non è una battaglia immobilista: è la battaglia delle persone che pensano che ci sia ancora un po’ di futuro da difendere. Insieme”.