Il virus West Nile, trasmesso da alcune specie di zanzare del genere Culex, si sta diffondendo in nuove regioni italiane. Originariamente presente soprattutto in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, e in misura minore in Piemonte, ora sono stati registrati casi anche in Sicilia, Sardegna, Toscana, Campania e Lazio. Secondo gli esperti, l’allargamento della diffusione sarebbe legato anche al cambiamento climatico, che incide sul ciclo vitale degli insetti, prolungandolo con l’aumento delle temperature. Il monitoraggio entomologico nazionale, che in passato iniziava a fine maggio, ora parte già all’inizio del mese, con i primi insetti positivi al virus già rintracciati a metà giugno.
Le caratteristiche della zanzara Culex
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, la zanzara Culex, principale vettore del West Nile virus, è più attiva al tramonto e di notte. Si presenta con un aspetto marrone-grigiastro, zampe sottili e ali trasparenti. Si tratta di insetti molto piccoli e silenziosi, difficili da distinguere per un occhio non esperto. «Ci vuole un esperto per riconoscerle, è difficile distinguerle perché sono molto piccole», ha spiegato Pregliasco.
La puntura non è distinguibile da una normale zanzara
Un altro elemento critico nella prevenzione è che la puntura di una zanzara infetta non è distinguibile da una normale puntura di zanzara. «Non provoca segni particolari o reazioni specifiche. È la stessa che abbiamo tutti, a prescindere dal fatto che ci sia o meno il virus», ha chiarito Pregliasco, invitando a non creare allarmismo.
I sintomi dell’infezione
Nella maggior parte dei casi, l’infezione è asintomatica o si presenta con sintomi lievi, simili a quelli influenzali. Tra questi:
- febbre
- mal di testa
- dolori muscolari
- nausea o vomito
- linfonodi ingrossati
- eruzioni cutanee (in rari casi)
Tuttavia, circa l’1% dei casi può evolvere in forme più gravi, con encefalite, confusione mentale, rigidità del collo, convulsioni o paralisi. Si tratta di condizioni che differenziano nettamente il West Nile dall’influenza stagionale.
Donne incinte e West Nile: rischi limitati
Pregliasco ha anche affrontato il tema della trasmissione verticale del virus. «La trasmissione al feto è possibile, ma molto rara. Non ci sono prove rispetto a problematiche per il bambino. Non c’è prova che crei malformazioni congenite», ha spiegato. Il virus non è comparabile a quello Zika, che «invece ci preoccupa molto».
La situazione in Campania: otto casi e quattro in rianimazione
Particolare attenzione è ora rivolta alla Campania, dove sono stati accertati otto casi. Due di questi sono attualmente ricoverati presso l’ospedale Cotugno di Napoli, mentre quattro persone si trovano in rianimazione. «La situazione in Campania è tranquilla, è un’infezione che conosciamo già da tempo e anche l’anno scorso l’abbiamo affrontata a livello nazionale con manifestazioni simili influenzali», ha spiegato Alessandro Perrella, direttore del reparto di malattie infettive emergenti ad alta contagiosità del Cotugno. «Talvolta, per fortuna raramente, la patologia può interessare il sistema nervoso centrale e determinare sintomi encefalici che chiaramente comportano la necessità di un ricovero».
Categorie a rischio e precauzioni
Perrella ha specificato che l’età non è un fattore determinante, ma lo è la condizione del sistema immunitario. «Per gli anziani il rischio è per un sistema immunitario che non è più vivace come un tempo», ha spiegato. Anche soggetti immunodepressi, temporaneamente o cronicamente, possono presentare forme cliniche più severe. Per tutti, compresi i bambini, i consigli restano invariati: «Utilizzare repellenti nei luoghi dove ci sono le zanzare, sapendo che non tutte veicolano il West Nile virus. C’è una questione di ambienti e focolai che stiamo identificando».
Le rassicurazioni del presidente De Luca
Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto sul tema, rassicurando i cittadini. “Stiamo analizzando bene la situazione. Il problema c’è, ma ad oggi non abbiamo motivo di allarmi particolari”, ha dichiarato a margine dell’inaugurazione del nuovo reparto di trapianto di cellule staminali e terapie cellulari avanzate dell’Istituto nazionale tumori “Fondazione Pascale”. “Non abbiamo focolai estesi, abbiamo singoli episodi che sono assolutamente sotto controllo”, ha aggiunto. De Luca ha ribadito la necessità di monitoraggio costante, ma ha sottolineato che la regione dispone di tutte le risorse tecnico-scientifiche per affrontare l’eventuale emergenza: “È un contagio nuovo che arriva nei nostri territori, ma abbiamo tutte le risorse per tenere sotto controllo la situazione”.
Filippo Raiola