È durato appena 36 ore l’arresto in carcere di Pasquale Visciano, 49 anni, residente a Torre del Greco e già noto alle forze dell’ordine. L’uomo era stato fermato nella serata di mercoledì dopo un episodio di violenza all’interno del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove ha sfondato con violenza il vetro della sala triage e aggredito tre guardie giurate. Erano le 22:30 quando, esasperato per la lunga attesa della moglie – in attesa di una visita classificata in codice bianco – ha perso il controllo e seminato il panico tra pazienti e personale sanitario.
L’udienza di convalida e il passaggio ai domiciliari
Dopo l’arresto eseguito dai carabinieri della compagnia di Castellammare, Visciano è comparso dinanzi al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata per l’udienza di convalida. Il magistrato ha confermato l’arresto ma ha deciso di applicare la misura cautelare degli arresti domiciliari, facendo rientrare il 49enne presso la sua abitazione di Torre del Greco, da dove seguirà l’evoluzione del procedimento penale a suo carico. I reati contestati sono lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
La versione di Visciano: attesa, insulti e una spinta
Difeso dall’avvocato Mauro Porcelli, Visciano ha fornito una ricostruzione dei fatti che mira a giustificare, almeno in parte, l’esplosione di rabbia. Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe chiesto informazioni al personale sanitario per conoscere i tempi della visita della moglie. La risposta sarebbe stata sprezzante, secondo il suo racconto:
«Sono stato insultato mentre cercavo spiegazioni», ha dichiarato.
La situazione sarebbe poi degenerata per un gesto da parte della sicurezza:
«La guardia giurata mi ha messo le mani addosso per allontanarmi. È stato quello a farmi reagire».
Momenti di panico: tre feriti e danni alla struttura
Il gesto improvviso ha creato attimi di panico tra i presenti. Visciano ha sfondato con violenza il vetro della parete divisoria del triage, e poi ha colpito con calci e pugni le tre guardie giurate che tentavano di riportarlo alla calma. Le urla hanno attirato l’attenzione del personale e dei pazienti, che hanno vissuto momenti di terrore. Le guardie aggredite hanno riportato contusioni giudicate non gravi, ma l’intera area dell’accettazione è rimasta sotto choc.
Il contesto: un pronto soccorso al collasso
L’episodio ha riacceso i riflettori sulle condizioni critiche del pronto soccorso del San Leonardo, unico presidio attivo su un vasto territorio che include Castellammare, i Monti Lattari e la penisola sorrentina. Una struttura sottodimensionata per un bacino d’utenza di centinaia di migliaia di persone, dove le attese possono durare anche ore. La pressione su personale e pazienti è costante, e non mancano situazioni di sovraffollamento e tensione. La Regione Campania ha in programma la costruzione di due nuovi ospedali – uno a Castellammare e l’altro a Sant’Agnello – ma i tempi di realizzazione saranno lunghi.
Indagini in corso
Nel frattempo, proseguono le indagini per accertare la dinamica precisa dell’accaduto. Gli inquirenti stanno acquisendo le immagini di videosorveglianza e le testimonianze di chi era presente in ospedale mercoledì sera. L’inchiesta punta a chiarire anche il comportamento del personale e delle guardie giurate nei momenti precedenti all’aggressione.