Dario Liccardo e Maurizio Corrado, entrambi residenti a Marano di Napoli, sono morti nel pomeriggio di sabato 26 luglio 2025 in un terribile incidente stradale avvenuto lungo la statale 17, nel territorio del Comune di Rivisondoli (L’Aquila), in Abruzzo. La loro Fiat Panda, per cause ancora da accertare ma forse legate alla pioggia battente, ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con un autobus di linea proveniente da Varese e diretto verso Sulmona, con 35 passeggeri a bordo. Per i due napoletani non c’è stato nulla da fare: sono morti sul colpo, mentre cinque occupanti del pullman sono rimasti lievemente feriti.

Forse stavano fuggendo dopo una truffa

L’episodio ha assunto contorni ancora più inquietanti quando i Carabinieri, nel corso dei rilievi, hanno ritrovato circa 1.500 euro in contanti e gioielli per un valore superiore a 30mila euro all’interno dell’auto distrutta. Questo ha orientato immediatamente le indagini verso la pista della truffa agli anziani o di un furto appena commesso.

Entrambi gli occupanti della Panda erano noti alle forze dell’ordine: Maurizio Corrado, 42 anni, aveva precedenti per riciclaggio di auto ed era padre di un bambino piccolo; Dario Liccardo era conosciuto negli ambienti delle palestre tra Mugnano e Marano. Il sospetto è che potessero essere in fuga proprio al momento del sinistro.

La dinamica dello schianto

Secondo le prime ricostruzioni fornite dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, l’auto avrebbe perso improvvisamente il controllo mentre procedeva in direzione di Roccaraso, in un tratto di strada particolarmente insidioso in caso di maltempo. Il manto stradale bagnato dalla pioggia avrebbe causato una perdita di aderenza, portando la vettura a sbandare e a finire nella corsia opposta, dove è avvenuto l’impatto devastante con l’autobus. I Vigili del Fuoco del distaccamento sangrino hanno estratto con difficoltà i corpi senza vita dalle lamiere dell’auto.

Soccorsi tempestivi ma inutili

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con due ambulanze e l’elisoccorso del 118 dell’Aquila, ma per i due uomini a bordo della Panda non fu possibile fare nulla. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. I cinque feriti tra i passeggeri del pullman furono medicati sul posto e poi trasportati per precauzione negli ospedali della zona. Il conducente del bus rimase illeso, ma sotto forte choc. È stato comunque collaborativo con le forze dell’ordine e, come atto dovuto, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale.

Indagini su due fronti

Il sostituto procuratore Edoardo Mariotti, giunto sul luogo dell’incidente, ha disposto l’apertura di un fascicolo per omicidio stradale, mentre il procuratore di Sulmona Luciano D’Angelo ha assunto il coordinamento delle indagini. I rilievi tecnico-descrittivi sono stati effettuati anche con il supporto dei militari delle stazioni di Pescocostanzo e Roccaraso, oltre che del Radiomobile. Contestualmente, sono stati disposti l’autopsia sui corpi delle vittime e l’analisi dei beni ritrovati a bordo dell’auto per verificarne la provenienza.

Gli investigatori non escludono che i due uomini possano essere stati controllati poco prima nei pressi di Chieti da una pattuglia della polizia stradale, dettaglio che ha permesso anche di identificare con certezza uno dei due, inizialmente privo di documenti.

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