Un uomo di 70 anni, residente nel Comune di Somma Vesuviana, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita in data odierna dai Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, su mandato del Gip del Tribunale di Nola e su richiesta della Procura della Repubblica di Nola. L’indagato è gravemente indiziato del tentato omicidio della propria consorte 60enne, cittadina ucraina e convivente, attualmente in coma farmacologico presso una struttura ospedaliera e in pericolo di vita.
Colpita alla testa con una mazzuola da carpentiere
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, coordinati dal procuratore Marco Del Gaudio, l’uomo avrebbe aggredito la moglie sabato notte, al culmine di una lite per futili motivi. Il 70enne l’avrebbe colpita violentemente alla testa con una mazzuola da carpentiere, provocandole lesioni gravissime.
“Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza” – si legge nella nota ufficiale – “nei confronti dell’indagato, il quale avrebbe colpito la consorte alla testa con una mazzuola da carpentiere, procurandole lesioni gravissime”.
Una finta rapina per sviare le indagini
La richiesta di intervento ai Carabinieri è partita dallo stesso uomo, che ha inizialmente parlato di una presunta rapina in abitazione. Tuttavia, la versione fornita non ha convinto gli investigatori che, attraverso un’attività investigativa protrattasi per oltre 12 ore senza soluzione di continuità, hanno raccolto precisi e concordanti elementi indizianti contro il 70enne.
Durante le prime fasi dell’interrogatorio, l’uomo si sarebbe mostrato reticente, ma in seguito ha confessato le proprie responsabilità, ammettendo di aver aggredito la moglie. È stato quindi sottoposto a fermo di indiziato di delitto nel pomeriggio di domenica 3 agosto.
Ritrovata la mazzuola usata per l’aggressione
Le indagini hanno portato anche al ritrovamento dell’arma del delitto, ovvero la mazzuola da carpentiere utilizzata per colpire la vittima. L’oggetto era stato occultato in un deposito di attrezzi, all’interno dell’abitazione. Il suo rinvenimento ha consolidato ulteriormente il quadro indiziario.
Arresto convalidato, l’uomo è in carcere
L’arresto è stato disposto dal Gip del Tribunale di Nola su richiesta della Procura, che ha coordinato fin dall’inizio le indagini. L’uomo è stato trasferito in carcere in attesa delle successive determinazioni giudiziarie.
Il provvedimento eseguito rappresenta una misura cautelare adottata in fase di indagini preliminari. Come previsto dalla legge, il soggetto resta persona sottoposta a indagini e presunta innocente fino a sentenza definitiva. Nel frattempo, la donna, colpita alla testa con violenza, rimane ricoverata in prognosi riservata e lotta tra la vita e la morte.