La dottoressa D’Aniello, dopo il sopralluogo con i carabinieri che hanno effettuato i rilievi, ha spiegato: “Al momento posso solo confermare che il decesso è avvenuto per asfissia meccanica esterna. Potrebbe essere stata strangolata o potrebbe esserle stato messo qualcosa in bocca, ma siamo nel campo delle ipotesi. Le certezze le avremo dopo l’autopsia”.
Il primo esame esterno del cadavere ha quindi fornito solo un’indicazione generale sulle cause della morte, lasciando aperti diversi scenari investigativi.
L’autopsia nei prossimi giorni
Il medico legale ha precisato che “nella giornata di ieri abbiamo effettuato un primo esame del corpo e dello stato dei luoghi, insieme ai carabinieri che hanno effettuato i rilievi. L’autorità giudiziaria affiderà ora l’incarico per l’autopsia, che si svolgerà nei prossimi giorni. Solo in quella sede potremo effettuare alcuni esami che sono irripetibili e che non avremmo potuto eseguire ieri sul posto. Solo dopo l’autopsia potremo sapere con certezza come la vittima sia morta”.
L’autopsia rappresenterà dunque il momento decisivo per stabilire con esattezza la dinamica del decesso e confermare se la donna sia stata strangolata o uccisa con altri mezzi.
Il biglietto del fermato
Intanto, fonti vicine all’inchiesta hanno riferito che il fermato, Christian Persico, avrebbe lasciato un biglietto in cui manifestava, tra le altre cose, la volontà di suicidarsi. Un elemento che potrebbe assumere rilievo nelle indagini coordinate dalla Procura di Salerno e che si aggiunge ai tasselli già raccolti dagli inquirenti.