Fumi tossici, odori nauseabondi e polveri nere che si depositano su balconi e superfici. È questo il quadro denunciato da 121 cittadini di Torre Annunziata, residenti nel quartiere di Torre Centrale, a ridosso di via Terragneta e via Schito, dove sorgono gli impianti per la produzione di asfalto e conglomerati bituminosi.
Nell’esposto, depositato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i firmatari raccontano una condizione divenuta ormai insostenibile: aria irrespirabile soprattutto durante le lavorazioni del bitume, malesseri diffusi come tosse, nausea, cefalee e la necessità di vivere con porte e finestre chiuse per proteggersi dalle esalazioni. Alcuni residenti parlano anche di un peggioramento negli ultimi anni: “Fino a qualche tempo fa le emissioni erano minori, ma da tre anni la situazione è peggiorata e probabilmente è cambiato qualcosa nella produzione”, si legge nel documento.
Le sostanze ritenute responsabili includerebbero composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici e polveri sottili, agenti che studi scientifici associano a patologie respiratorie, neurologiche e cardiovascolari. Le categorie più vulnerabili, viene sottolineato, sono bambini, anziani, donne in gravidanza e persone con malattie croniche.
Non meno rilevanti gli aspetti normativi: l’impianto, autorizzato nel 2011 dalla Regione Campania, avrebbe l’obbligo di rispettare controlli Arpac, registri delle emissioni e monitoraggi periodici. Secondo i cittadini, tuttavia, la situazione attuale appare incompatibile con quelle prescrizioni, tanto da configurare possibili reati ambientali e sanitari.
A sostegno della denuncia, oltre alle firme, è stato allegato anche materiale video che documenta le emissioni. I cittadini chiedono alla magistratura di verificare la sussistenza di condotte penalmente rilevanti, disporre accertamenti tecnici e monitoraggi ambientali, acquisire la documentazione autorizzativa vigente e, se necessario, procedere con sequestri preventivi degli impianti.
Sarah Riera