Napoli, 24 interventi di restauro nelle chiese del FEC grazie ai fondi PNRR

Il Prefetto Michele di Bari ha reso noti i dati aggiornati sul programma di interventi finanziati dal PNRR – Missione M1C3 Cultura 4.0, Investimento 2.4 “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio FEC e siti di ricovero per le opere d’arte”, che riguarda le chiese di proprietà del Fondo Edifici di Culto nella città di Napoli e nell’area metropolitana.

Si tratta di 24 interventi complessivi, di cui 16 nella città di Napoli, per un investimento totale di 25.646.000 euro. L’attività è seguita con particolare attenzione dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal sottosegretario con delega al FEC.

Il progetto inaugurale, partito nel luglio 2024 e concluso a gennaio 2025, ha riguardato il restauro e la messa in sicurezza degli stucchi dell’abside del transetto e della cupola della Chiesa di San Pietro Martire, per un importo di 350.000 euro.
Nel dicembre 2024 è stato avviato anche il primo dei tre interventi dedicati al complesso monumentale di Santa Chiara, con i lavori di restauro del chiostro maiolicato, finanziati con 2 milioni di euro.

Al momento la maggior parte dei cantieri è già partita e 9 interventi, per un importo complessivo di circa 8 milioni di euro, si concluderanno entro il 2025. Tra questi figurano:

  • il restauro del chiostro maiolicato e del campanile di Santa Chiara,
  • il restauro conservativo, messa in sicurezza e consolidamento di sette chiese storiche: San Gregorio Armeno, Santa Lucia Vergine al Monte, Santa Maria del Gesù detta delle Monache, Santa Maria Monteverginella, Santa Maria in Gerusalemme, Sant’Agostino degli Scalzi, San Giuseppe dei Ruffi.

Per altri 6 interventi – riguardanti le chiese di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli, San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, Santa Teresa degli Scalzi, Santi Severino e Sossio, San Domenico Maggiore e Santa Chiara (ala ovest) – la conclusione dei lavori è prevista entro giugno 2026.

Un programma imponente di restauro e messa in sicurezza che consentirà di proteggere e valorizzare alcuni dei più importanti luoghi di culto e beni artistici della città, rafforzando al contempo la tutela sismica e il recupero del patrimonio storico-religioso napoletano.

Sarah Riera

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