Le terme suburbane di Ercolano, chiuse al pubblico per oltre vent’anni, sono state oggetto di un intervento di restauro finanziato con circa 5 milioni di euro dal Ministero della Cultura e dal Packard Humanities Institute. I lavori, avviati nell’autunno 2024, sono stati concepiti come “cantiere aperto”: ogni fine settimana, gruppi di dieci visitatori possono assistere alle operazioni in corso, tra consolidamento delle strutture, sostituzione delle coperture e restauro di mosaici e affreschi.

Criticità del sito e valorizzazione e turismo

Il sito, situato in prossimità dell’antico litorale, presenta criticità legate a salinità, umidità e instabilità del terreno. Le operazioni includono sistemi di drenaggio, barriere contro l’azione marina e nuove coperture compatibili con le strutture romane. Restauratori e archeologi lavorano per preservare autenticità e sicurezza, applicando tecniche di consolidamento e materiali compatibili con quelli originali.

L’intervento rientra in una strategia di valorizzazione del patrimonio archeologico campano. L’apertura del cantiere ai visitatori punta a diversificare l’offerta rispetto a Pompei, catalizzando interesse turistico e rafforzando la visibilità di Ercolano. Le ricadute economiche attese riguardano ristorazione, ospitalità e servizi locali. È in discussione la creazione di percorsi integrati con altri siti dell’area, come Oplontis e Pompei, in un’ottica di distretto culturale.

La rete dei siti campani

In Campania opera una rete di siti di rilevanza storica e artistica, dalla Reggia di Caserta a Paestum, dai Campi Flegrei a Capua antica che rende necessaria una strategia di integrazione e differenziazione. Ercolano potrebbe puntare sulla dimensione raccolta del sito e sul rapporto con il mare, in contrasto con l’estensione di Pompei.

Il Parco Archeologico di Ercolano apre al pubblico il cantiere di restauro delle Terme Suburbane

La questione delle risorse

Il tema delle risorse resta centrale. I fondi attuali coprono il restauro, ma la manutenzione negli anni richiederà ulteriori investimenti. L’apertura al pubblico del cantiere genera introiti, ma non è sufficiente a garantire la sostenibilità del progetto. Tra le ipotesi figurano tariffe calibrate, partenariati tra pubblico e privato e il coinvolgimento di sponsor culturali. Resta aperto il dibattito sulla natura di queste spese: se straordinarie o da considerare investimenti strutturali.

Un caso emblematico

Le terme suburbane, storicamente legate alla famiglia dei Nonii Balbi, rappresentano oggi un caso emblematico di gestione del patrimonio culturale. Il progetto mette in evidenza le sfide di conservazione, promozione e sostenibilità che interessano l’Italia, chiamata a conciliare tutela e valorizzazione del proprio patrimonio.

Pietro Nicosia

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