Cori, bandiere e uno striscione che parla chiaro: «Il Sorrento a Sorrento». Centinaia di tifosi rossoneri si sono radunati questa mattina in piazza Sant’Antonino, davanti al Comune di Sorrento, per chiedere con forza il ritorno della squadra a giocare nella propria città.
La manifestazione, pacifica e partecipata, ha avuto come obiettivo quello di sollecitare l’avvio dei lavori di restyling dello stadio cittadino, attualmente non idoneo ad ospitare le gare di Lega Pro. Attualmente, infatti, il Sorrento Calcio è costretto a disputare le partite casalinghe lontano dalla Costiera, una condizione che i tifosi vivono come una ferita aperta all’identità sportiva e cittadina.
A margine della manifestazione, una delegazione di tifosi è stata ricevuta a Palazzo Municipale dal commissario straordinario del Comune di Sorrento, Rosalba Scialla, alla presenza del presidente della società sportiva, Giuseppe Cappiello.
Nel corso del confronto, il prefetto Scialla ha illustrato la situazione, evidenziando criticità di carattere giudiziario e tecnico-amministrativo che ancora bloccano l’avvio dei lavori sull’impianto.
«L’impianto – si legge nella nota del Comune – necessita di interventi strutturali in adeguamento agli standard della Lega Pro, che richiedono una valutazione da parte di professionisti qualificati nel settore, con competenze tecniche specifiche per affrontare la complessità dell’intervento».
La commissaria ha inoltre annunciato che è in corso l’individuazione di un dirigente tecnico di comprovata esperienza, che dovrebbe assumere servizio entro la fine del mese di ottobre per avviare una prima valutazione sulla fattibilità dell’opera e definire le successive fasi del procedimento.
L’iniziativa dei tifosi ha voluto lanciare un messaggio chiaro alle istituzioni: Sorrento vuole tornare a vivere il calcio nella propria casa. La speranza è che i prossimi passaggi amministrativi possano finalmente sbloccare un iter che si trascina da tempo, restituendo alla città uno stadio moderno, sicuro e all’altezza della passione dei suoi sostenitori.









