Migliaia di fedeli in piazza a Pompei per i 150 anni del quadro della Madonna del Rosario

Il Cardinale Pietro Parolin ha presieduto il rito commemorativo, ricordando l’opera di San Bartolo Longo e invitando i fedeli a vivere la preghiera come guida quotidiana. “Pompei continui a essere santuario di luce, scuola di preghiera, officina di carità”

Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha celebrato la Messa solenne sul sagrato del Santuario di Pompei in occasione del 150° anniversario dell’arrivo del Quadro della Madonna del Rosario nell’allora Valle “sconsolata”. La celebrazione si è svolta come Legato Pontificio, nomina conferitagli da Papa Leone XIV a settembre scorso.

Il Santo Padre, in una Lettera indirizzata al Cardinale, ha scritto: «Ti incarichiamo volentieri, mentre sarai a presiedere la celebrazione Eucaristica, di salutare e benedire l’Arcivescovo Prelato, il clero, i religiosi e le religiose, gli ospiti delle Opere di Carità e i pellegrini, nonché le Autorità pubbliche e i fedeli tutti…».

L’omelia del Cardinale Parolin

Nel suo discorso, il Segretario di Stato ha invitato a non cedere alla frenesia dei tempi moderni, ricordando l’importanza di dare valore a ciò che davvero conta nella vita: «Venendo qui oggi, nel luogo che l’avvocato Bartolo Longo volle consacrare alla Madonna del Rosario, ci sentiamo avvolti dalla stessa tenerezza che Maria offrì alla casa di Elisabetta…».

Ha sottolineato come la fretta quotidiana possa distrarre dal senso profondo dell’esistenza, richiamando l’esempio di San Bartolo Longo, che trovò nella Madre di Dio la guida per trasformare inquietudine e confusione in forza e servizio verso gli altri. «Come Maria, che si mise in fretta in cammino, anche Bartolo sentì l’urgenza di correre verso gli altri per annunciare che il Signore è vicino».

La rinascita della Valle “sconsolata”

Il Cardinale ha ricordato come da quella dedizione nacque la “Nuova Pompei”, città della speranza, della preghiera e della misericordia. Il Rosario, ha spiegato, fu lo strumento attraverso cui Bartolo Longo trovò la forza per rialzarsi e guidare intere generazioni alla fede: «Il Rosario lo condusse a riscoprire che ogni mistero della fede, ogni gioia e ogni dolore, hanno il loro centro in Gesù, il Figlio di Maria».

La celebrazione si è conclusa con una preghiera per la città e i pellegrini: «Fa’ che Pompei, nel suo centocinquantesimo anniversario, continui a essere santuario di luce, scuola di preghiera, officina di carità».

Autorità e partecipanti alla celebrazione

Ad accogliere il Cardinale Parolin c’erano l’Arcivescovo di Pompei Monsignor Tommaso Caputo, i vescovi e arcivescovi presenti, tra cui Monsignor Luigi Travaglino, Nunzio Apostolico, e Monsignor Pasquale Cascio, Arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia.

Alla Messa hanno partecipato anche le Suore domenicane “Figlie del Santo Rosario di Pompei”, i Fratelli delle Scuole Cristiane e i responsabili delle case famiglia del Centro Giovanni Paolo II, oltre a migliaia di fedeli che hanno seguito la diretta televisiva e streaming su Tv2000 e Canale21.

I momenti di devozione e la fila dei fedeli

La giornata è iniziata all’alba con la discesa del Quadro della Madonna davanti al presbiterio della Basilica, e i fedeli hanno atteso in lunga fila per venerare la Venerata Immagine della Vergine. Percorsi speciali sono stati riservati agli ammalati, consentendo loro di pregare davanti alla Tela. Il Santuario ha mantenuto le porte aperte fino a notte inoltrata, permettendo a tutti di partecipare alla devozione.

 

 

 

 

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