Regione Campania, stanziati 15 milioni per le imprese che ricorrono ai giovani professionisti

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Scade il prossimo 30 aprile il bando della Regione, promosso dall’Assessorato del Lavoro, andrà a sostegno dei giovani professionisti campani che potranno essere impiegati dalle imprese locali per la crescita e lo sviluppo aziendale. Presentato lo scorso 24 marzo con una dotazione di 15 milioni di euro, il bando prevede il finanziamento fino al 50% oltre iva dei costi per le attività di assistenza e consulenza fornite alle imprese da professionisti fino a 41 anni di età.

A chiarire meglio quest’opportunità, le parole della dottoressa Filomena Gallo, esperta in materia e titolare dello studio di consulenza fiscale Fg di Poggiomarino: “L’incentivo consiste in un contributo a fondo perduto, del valore massimo di 10.000 euro, che potranno ricevere le imprese che si avvalgono di giovani professionisti esterni laureati quali avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, webmaster, informatici, grafici, consulenti in materia di sicurezza, salute, ambiente, consulenti aziendali, agenti di commercio).
I destinatari diretti dell’incentivo sono le imprese che hanno sede legale/operativa sul territorio della Regione Campania, purché non in stato di liquidazione né sottoposte a procedure concorsuali; è chiaro però che i beneficiari indiretti della misura sono proprio i giovani professionisti, i quali, rispetto ai colleghi che non hanno i requisiti previsti dal bando, avranno la possibilità di far “risparmiare” i loro clienti il 50% della parcella.

Al contributo sono ammissibili i rapporti stipulati con professionisti laureati che non abbiano compiuto i 41 anni di età; siano residenti sul territorio della Campania; siano titolari di partita Iva; non abbiano rapporti di parentela o affinità entro il 3°grado con il titolare o i soci o i componenti degli organi di amministrazione dell’impresa committente.
Al riguardo preciso che nella categoria dei professionisti rientrano sia i consulenti appartenenti ad ordini/albi (avvocati, ingegneri, commercialisti, architetti, ecc.) sia i consulenti che non rientrano in alcuna organizzazione collettiva, quali gli informatici, i webmaster, i grafici, i tributaristi, i social media manager, i consulenti aziendali, ecc., così come previsto dalla legge n. 4 del 2013.

In dettaglio, il contributo è finalizzato al rimborso all’impresa beneficiaria del servizio professionale erogato, a copertura del 50% del costo sostenuto, entro un tetto massimo di contributo ammissibile pari ad €10.000,00 per singolo beneficiario richiedente, anche sommando più attività di consulenza.
Si tenga conto in proposito che i finanziamenti saranno concessi seguendo l’ordine di presentazione delle domande e, comunque, fino ad esaurimento del plafond disponibile, come detto, pari a 15 milioni di euro.
Sarà istruita, ed eventualmente ammessa a finanziamento, una sola domanda per ciascuna impresa richiedente e per ciascun professionista.
Inoltre, l’incentivo verrà erogato previa verifica dell’effettivo sostenimento del costo da parte dell’impresa, quindi a seguito di rendicontazione della spesa e presentazione di documentazione comprovante la prestazione professionale.

Aggiungo infine che, oltre a questa misura, esistono nel contesto campano diverse norme che prevedono incentivi per le aziende e per i professionisti. Ci sono bandi destinati solo agli artigiani, altri al settore del commercio, a quello manifatturiero o alle start up innovative, mentre alcuni incentivi sono destinati in generale alle piccole e medie imprese. Le tipologie di incentivi vanno dalla concessione di contributi a fondo perduto e di voucher, alla erogazione di finanziamenti a tasso zero o a tasso agevolato. I fondi, comunitari e nazionali, se intercettati e ben impiegati, rappresentano di certo un importante strumento per far avviare e sviluppare il tessuto produttivo campano”.

Raffaele Cirillo

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