Monitoraggio capillare da parte delle forze dell’ordine, in particolar modo dei carabinieri, ad Ercolano : sarebbero infatti aumentati scippi e rapine soprattutto nella zone periferiche della città. Le stangate inflitte agli storici clan egemoni sul territorio, tra condanne eccellenti e sequestri di beni mobili e immobili, avrebbero da un lato fermato di netto il cosiddetto vecchio sistema lasciando però campo libero a giovani sbandati e piccoli pregiudicati pronti a tutto pur di sbarcare il lunario.
In tal senso determinante sarebbe l’ istallazione di telecamere di videosorveglianza nei punti più a rischio della comunità degli scavi : aree cosiddette “calde” restano ad oggi sprovviste di occhi elettronici puntati sulla strada indispensabili a prevenire e reprimere sul nascere, grazie alla rapida identificazione, reati e responsabili degli stessi. Ercolano sul fronte sicurezza ha raggiunto negli ultimi anni risultati encomiabili: grazie al coraggio di associazioni antiracket , alla professionalità , alla concretezza di giudici e forze dell’ordine oggi in paese si respira un’aria ben diversa da quella stagnante e oppressiva degli anni di piombo, in cui era possibile vedere auto blindate, con a bordo noti pregiudicati armati, scorrazzare per Ercolano a qualsiasi ora del giorno.
Un segnale positivo per le nuove leve che devono tornare a credere e investire nei propri amati luoghi d’origine. La parola d’ordine a questo punto è non abbassare la guardia: avanti con la politica del fare, con l’abnegazione di imprenditori impegnati nel sociale che continuano a chiedere il coinvolgimento di ogni esponente della società civile nel rinnovamento di un’oasi vesuviana dalle enormi potenzialità produttive. Per troppo tempo Ercolano è stata identificata come comunità difficile soggiogata dalla camorra : oggi una luce nuova colora uno dei siti archeologici più rappresentativi della Campania che deve tornare ad essere amato dagli ercolanesi veri protagonisti della scena cittadina. Della serie: avanti con le sinergie e le collaborazioni attive tra le forze in campo al solo scopo del benessere collettivo .
Alfonso Maria Liguori