Arriva il primo risultato dell’operazione verità mandata avanti dall’amministrazione Cimmino di Castellammare di Stabia. Si tratta della pretesa di fare chiarezza sui gravi avvenimenti che ruotano intorno all’ospedale San Leonardo. Assente o inadeguata fornitura di presidi, ex cucine, depositi, spogliatoi, adibiti a stanze di degenza e stanze per vestizione e svestizione personale, il parto di una paziente positiva al virus, hanno fatto sì che alcuni membri del personale ospedaliero, anziché curare e guarire i pazienti, si siano ammalati a loro volta. Sono 7 gli operatori sanitari del nosocomio stabiese positivi al coronavirus.




Dopo numerose sollecitazioni, inviata a Palazzo Farnese una prima relazione redatta dal direttore sanitario Mauro Muto, la quale è ritenuta dai vertici comunali assolutamente insoddisfacente. Di fatto, il sindaco Cimmino è ostinato a proseguire con le indagini dell’operazione verità. Accuse al vetriolo: “Non riusciamo a capire il perché il nostro ospedale continua ad essere “trattato” come una struttura ad uso privato. L’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia è un bene di tutti, è posto alla salvaguardia di tutti e tale deve essere”.

Le spiegazioni fornite dal dott. Muto non bastano, in quanto sono ancora troppo elusive e prive di dettagli. Analizziamo i casi con ordine. Partiamo del ricovero della partoriente risultata positiva al coronavirus. La bambina per fortuna sta bene e non ha contratto il Covid-19. Scrive Muto che “in merito all’esito dei tamponi effettuati al personale in servizio, venuto a contatto con la suddetta paziente, posso comunicarle che sono tutti risultati negativi”. “Un sospiro di sollievo per una storia che ha tenuto col fiato sospeso un intero comprensorio. Ma questo, come già detto, non può bastarci. Se qualcuno ha messo a rischio il personale sanitario bisogna procedere di conseguenza – chiosa Cimmino – Dall’ospedale affermano che “si può ritenere che la procedura eseguita, data l’eccezionalità del caso e l’urgenza imposta dal travaglio avanzato della paziente, sia stata l’unica possibile al fine di tutelare l’interesse primario, cioè la vita della mamma e della bambina, non tralasciando il rispetto il rispetto e la salvaguardia della difesa a tutela della salute di tutti i dipendenti-lavoratori che a vario titolo hanno avuto contatti con la paziente”.




Ciò che più preoccupa e compromette la salute della cittadinanza tutta, sono i 7 operatori sanitari risultati positivi al Covid-19. “Loro sono persone esposte in prima linea ogni giorno per garantire la nostra salute e la nostra sicurezza. Chi doveva garantire la loro di sicurezza non lo ha fatto? Mi sarei aspettato di ricevere un report dettagliato con gli esiti dei tamponi effettuati a tutto il personale dell’ospedale San Leonardo, come richiesto già il 20 marzo e con successivi solleciti”, denuncia Cimmino. Non è intollerabile soltanto l’avvenimento in sé ma anche il silenzio intorno ad esso e la tardività nella comunicazione ufficiale del fatto. Aldilà di quanto accaduto, i vertici del San Leonardo hanno scritto sicuri: “Nonostante lo stato di emergenza in corso e l’enorme mole di lavoro e stress a cui tutti gli operatori sono sottoposti, ma che comunque non sottrae agli ammalati una assistenza di alta professionalità e disponibilità” si continuano ad applicare “tutte le indicazioni utili e finalizzate alla tutela in sicurezza della salute dei pazienti e di tutti gli operatori impegnati”.



Cimmino non ci sta, rincara la dose ed esterna il persistere dei forti dubbi in merito. “È una relazione tardiva e d’approfondire. Non può non emergere il forte contrasto tra le parole dei vertici e la realtà descritta da chi quei corridoi e quelle sale li vive e li percorre lottando contro il coronavirus ogni giorno – e conclude – È per questo che come autorità sanitaria continuerò a chiedere chiarezza e trasparenza e risposte immediate, a partire dall’esito di tutti i tamponi effettuati nell’ospedale. La salute di tutti i miei cittadini è in gioco”.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteCastellammare, lunghe attese per i risultati dei tamponi. Cimmino: “Farò sentire la mia voce”
SuccessivoMiss Inghilterra rientra in servizio come medico per l’emergenza coronavirus
IGV News
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio. Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.