Vietato l’accesso alle spiagge libere di Vico Equense e della Penisola Sorrentina ai non residenti. Il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino non ci sta: “Non l’ho fatta e non l’avrei mai firmata un’ordinanza del genere. La spiaggia e il mare sono di tutti”. Parole condivise anche dall’opposizione del consiglio comunale stabiese. Così Andrea Di Martino, consigliere comunale di Italia Viva: “Fa bene Castellammare a non seguire questo assurdo e stupido campanilismo – ha sostenuto – Se tutti i Comuni costieri adottassero questo divieto, per gli abitanti delle città senza mare si negherebbe il diritto alla libera balneazione”.
Un provvedimento quello del sindaco vicano Andrea Buonocore e di altri colleghi che potrebbe mettere in pericolo la città delle acque e la cittadinanza tutta. “Le nostre spiagge libere, restando le uniche balneabili a libera fruizione, rischierebbero di sovraffollarsi. Rischiamo maggiore esposizione al coronavirus”, ha avvertito sempre Di Martino. Castellammare da giorni non è più Covid Free e il computo totale registra attualmente un positivo e 6 persone disposte in isolamento domiciliare.
I vertici di Palazzo Farnese corrono ai ripari. Arriva l’appello alla prefettura: “Se ogni sindaco chiudesse la propria città – ha motivato Cimmino – si arriverebbe solo ad un punto di rottura. Non possiamo permetterci affollamenti perché le altre zone preferiscono chiudere”. Per quanto riguarda un possibile compromesso: “Sarei stato d’accordo a procedere con un ragionamento complessivo sul comprensorio includendo anche i Comuni dei Monti Lattari. Capisco che per noi sindaci sia complicatissimo fare scelte in questo momento di emergenza, anche in considerazione della conformazione delle nostre spiagge”.
Tra i fautori di tale provvedimento spicca sempre Di Martino: “Bisogna richiedere la revoca dell’ordinanza firmata dai primi cittadini sorrentini”. Ha prontamente ribattuto Nello Di Nardo, coordinatore cittadino di Forza Italia: “Non compete al sindaco della nostra città – ha chiosato – entrare nel merito delle scelte operate dai sindaci delle comunità viciniori, in quanto la responsabilità amministrativa, penale e politica, delle scelte operate ricade esclusivamente in capo a chi ha deciso, in piena autonomia, di adottare questi provvedimenti”. Poi la provocazione: “Ma qualcuno si è chiesto il motivo per il quale i sindaci della penisola sono stati costretti a redigere e promulgare l’ordinanza incriminata? Semplice, innanzitutto per gli effetti dell’ordinanza n. 50 del 22 maggio 2020, per non parlare poi delle risse quale naturale conseguenza dell’invasione barbarica che, alcuni gruppi di giovani scriteriati, hanno provocato, fatti che ci sono stati puntualmente descritti dai media in questo ultimo periodo”.
Per Di Nardo, sebbene l’amministrazione Cimmino abbia lasciato per il momento aperte le spiagge libere della città, senza alcuna limitazione né territoriale né per numero, la situazione potrebbe ribaltarsi. “Laddove dovessero verificarsi pericolosi assembramenti dovuto al numero eccessivo di bagnanti, è chiaro che anche il nostro sindaco sarebbe costretto a dover assumere decisioni drastiche, e restrittive, al fine di salvaguardare la salute dei propri cittadini, e tutto ciò mi sembra abbastanza normale”. E si è avviato a conclusione: “Non credo proprio, che per questo motivo, i Sindaci dei paesi circostanti possano decidere di mettere in campo un atteggiamento di ritorsione precludendo addirittura ai cittadini stabiesi l’uso delle strade ricadenti, per competenza, nel loro territorio”. La stoccata finale: “Il mio partito non si lascia ‘strascicare’ in queste ‘beghe di bottega’ create ad arte al solo fine di alimentare una sterile ed inutile polemica, circoscritta peraltro nell’area del centrosinistra, mirante solo a ricercare i necessari equilibri politici, di una spietata resa dei conti in corso a sinistra, in occasione della prossima consultazione elettorale per le regionali”.
Emanuela Francini










