Registrati quest’oggi nel Comune di Castellammare di Stabia altri 8 cittadini contagiati dal Coronavirus. La notizia è stata diramata dai vertici dell’Asl Na 3. Tra i nuovi pazienti è risultato anche un bambino di 9 anni. L’azienda sanitaria competente, inoltre, ha specificato che non al momento non è risultato nessun focolaio attivo bensì un contagio diffuso per tutte le zone della città.
In linea con l’innalzamento dei casi su tutto il territorio della Regione Campania, il computo totale si è aggiornato segnando un’ennesima impennata della curva epidemiologica: su un totale di 214 contagiati da inizio pandemia di cui 19 operatori sanitari, sono 79 i guariti, 5 i deceduti e 130 gli stabiesi tuttora positivi. Sono disposti in regime di quarantena, invece, ben 147 cittadini.
Momenti tristi e di grande apprensione per la città delle acque. Un ulteriore fattore di preoccupazione, oltre il gran numero di positivi al virus, è l’abbassamento dell’età media dei pazienti.
“A tutti i cittadini alle prese col virus auguro di guarire in fretta e di vincere la loro battaglia col Covid-19”, questi gli auguri del sindaco Gaetano Cimmino. Poi ha continuato rivolgendosi alla cittadinanza: “Da diverse settimane ormai si moltiplicano i casi di coronavirus nella nostra città. La preoccupazione è tanta, ma anche la consapevolezza di poter vincere questa sfida facendo leva sul buonsenso di tutti quanti voi”. Ed ha, come sempre, ricordato l’importanza di osservare rigidamente le disposizioni al momento vigenti: “Oggi più che mai è fondamentale rispettare le regole in modo impeccabile, a partire dall’uso corretto dei dispositivi di protezione e dall’osservanza delle ultime disposizioni imposte dall’ordinanza regionale e dal Dpcm”. Infine il sindaco ha concluso: “Con maturità e senso di responsabilità, riusciremo a vincere questa sfida e a debellare il virus. Insieme ce la faremo”.
Tra le misure messe agli atti nell’ultima ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con decadenza dal 15 ottobre, si ricordano la sospensione di attività didattiche e di verifiche in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno; la sospensione delle attività didattiche ed educative in presenza nelle scuole dal 16 fino al 30 ottobre, il divieto di feste con conseguenti cerimonie civili e religiose sia al chiuso sia all’aperto, il divieto per gli esercizi di ristorazione di vendita con asporto dopo le 21. Rinnovato, naturalmente, l’obbligo di mascherina sia all’aperto sia al chiuso.
Tra le novità principali del DPCM firmato dal premier Giuseppe Conte ieri domenica 18 ottobre, invece: apertura di ristoranti, bar, pur, gelaterie e simili fissata dalle 5 alle 24 con consumo al tavolo, con un massimo di 6 persone a tavolo. Dalle 5 alle 18 in assenza di consumo al tavolo. Asporto consentito fino alle 21, come da ordinanza regionale, e delivery h24. Per quanto riguarda palestre, piscine e circoli sportivi, le attività motorie sono state consentite nel rispetto delle norme di distanziamento. Sono state vietate le sagre e le fiere di comunità e sono state sospese tutte le attività convegnistiche e congressuali, tranne quelle svolte in modalità a distanza. Sono rimasti aperti, invece, cinema e teatri con posti a sedere pre-assegnati e distanziati di almeno un metro. La capienza dei bus e dei treni locali è rimasta fissata all’80% dei posti e gli sport dilettantistici sono consentiti solo in forma individuale. Le sale di giochi e di scommesse, infine, sono consentite dalle 8 alle 21.
Chi non rispetterà le norme di restrizioni verrà sanzionato con il pagamento di una somma da 400 fino a 3000 euro, nonché con la chiusura dell’esercizio commerciale dai 5 fino ai 30 giorni.
Emanuela Francini