La giunta del sindaco Luigi Vicinanza ha detto no alla richiesta di pagamento rateizzato avanzata dall’ex primo cittadino Luigi Bobbio. Il giudice oggi in servizio al Tribunale di Nocera Inferiore aveva proposto una rateizzazione da 300 euro al mese: secondo i calcoli dei funzionari comunali, ci sarebbero voluti 54 anni per risarcire l’intero debito. Un tempo che la relazione definisce “ultroneo rispetto alla normale aspettativa di vita del soggetto debitore”. Da qui il rifiuto e l’avvio della riscossione coattiva.

Bobbio dovrà quindi risarcire al Comune l’intera cifra di 168mila euro, quella stessa somma riconosciuta come indebito vantaggio patrimoniale percepita dall’avvocato Francesco De Vita tra il 2010 e il 2011. All’epoca Bobbio, alla guida di un’amministrazione di centrodestra, affidò al legale l’incarico di coordinatore tecnico della cabina di regia per il coordinamento e la promozione dell’azione di governo.

Secondo i giudici contabili, però, la consulenza era viziata da una serie di irregolarità e inoltre l’amministrazione non verificò mai se all’interno del Comune esistessero professionalità idonee per quel ruolo. Non fu mai neppure stabilita la durata dell’incarico e, come se non bastasse, la cabina di regia non venne mai convocata.

La Corte dei Conti aveva già condannato Bobbio nel 2021. Il ricorso dell’ex sindaco fu respinto dalla Cassazione nel 2022, rendendo definitiva la sentenza. La sua difesa aveva sostenuto che l’incarico fosse stato effettivamente svolto e che, in ogni caso, l’assenza di dolo avrebbe dovuto escludere la responsabilità erariale. Tesi rigettata dai giudici, che hanno ritenuto inammissibile il ricorso, confermando il danno alle casse comunali.

Sarah Riera

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