Era fuggito sfruttando un permesso per una visita medica, facendo perdere le sue tracce dallo scorso gennaio. Ma stamattina, i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno arrestato Maurizio Vitale, 38 anni, considerato vicino allo storico clan D’Alessandro e legato a una delle famiglie più attive nel traffico di droga del Centro Antico stabiese. Il blitz è scattato all’alba, quando l’uomo ha fatto ritorno nella sua abitazione: gli investigatori erano sulle sue tracce da settimane, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia.

La fuga dopo un permesso medico

Maurizio Vitale si era reso irreperibile nel gennaio 2025, quando gli era stato concesso un permesso per una visita medica mentre si trovava agli arresti domiciliari in provincia di Mantova. Invece di rientrare, aveva fatto perdere ogni traccia, dando inizio a una latitanza durata quasi sei mesi. Da allora, la sua posizione si era aggravata: su di lui pendevano un decreto di revoca dei domiciliari da parte del tribunale di Sorveglianza di Mantova e un nuovo ordine di esecuzione pena legato a una condanna definitiva.

Le indagini coordinate dalla DDA

Le ricerche di Vitale non si sono mai fermate. La svolta è arrivata nelle ultime settimane, quando le attività investigative si sono intensificate proprio a Castellammare di Stabia, in particolare nel rione Acqua della Madonna, zona in cui vivevano alcuni suoi familiari residenti abusivamente. Gli sgomberi operati nella zona hanno consentito di ottenere nuovi elementi per circoscrivere i movimenti del latitante. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia e in particolare dal pubblico ministero Giuseppe Cimmarotta, che ha seguito gli sviluppi con il supporto dei carabinieri delle sezioni operativa e radiomobile della compagnia stabiese.

Il blitz a Castellammare e l’arresto

carabinieri castellammare usuraLa cattura è avvenuta questa mattina all’alba, in via strada seconda Licerta, quando Maurizio Vitale ha fatto ritorno nella sua abitazione. I carabinieri hanno fatto irruzione senza esitazioni. Il 38enne non ha opposto alcuna resistenza, è stato immediatamente arrestato e trasferito nel carcere di Secondigliano dove sarà detenuto in regime di alta sicurezza. La rapidità dell’azione ha impedito ogni tentativo di fuga o di coinvolgimento di terzi.

Le condanne già definitive

Alla cattura di Vitale è seguita anche la notifica di un cumulo di pena di 17 anni di reclusione, già definito da precedenti sentenze. Ma non solo: appena due giorni prima dell’arresto, il tribunale di Torre Annunziata ha emesso una nuova condanna a 20 anni di carcere. In totale, dunque, il pregiudicato dovrà scontare 37 anni di reclusione. Le accuse fanno riferimento a reati legati soprattutto al traffico di stupefacenti, attività per cui la sua famiglia è nota nel contesto del Centro Antico e dell’area di influenza del clan D’Alessandro.

Un nome noto nel panorama criminale stabiese

Maurizio Vitale non è un nome sconosciuto alle forze dell’ordine. Figlio di una famiglia già coinvolta nelle dinamiche criminali stabiesi, era considerato una figura emergente nel panorama del narcotraffico locale, con solidissimi legami con il clan D’Alessandro, storica organizzazione criminale di Castellammare di Stabia. La sua fuga è stata interpretata dagli inquirenti come il tentativo di sottrarsi definitivamente alla giustizia, ma l’impegno degli investigatori ha portato oggi alla sua cattura e alla sua definitiva riammissione in carcere.

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